L'antica città di Tebe, dell'Alto Egitto, è oggi situata tra le moderne Kernak e Luxor. La città era nota fin dai tempi della IV Dinastia, divenenedo celebre quando i suoi monarchi si ribellarono ai sovrani della X Dinastia, riunificando tutto il paese e fondando la XI Dinastia.
Il sito è divenuto Patrimonio dell'Umanità Unesco nel 1979.
Originariamente villaggio di pescatori, in realtà il nome egizio della città era Waset (in nome Tebe con cui è conosciuta universalmente è di origine greca), e fu capitale di fatto del Medio e Nuovo Regno. Era una metropoli fervente, lussureggiante e piena di attività. Dell'antica città di fatto restano solo poche rovine. Essa era divisa in tre zone principali. Nella prima vivevano i faraoni e la popolazione a cui era connessa un'area sacra dedicata esclusivamente agli dei (durante la XII dinastia sorse il tempio dedicato al dio Amon, primo nucleo del tempio di Karnak). Sulla riva sinistra del Nilo sorgeva invece la terza zona dedicata ai templi funerari e alle necropoli reali e private (la Valle dei Re e la Valle delle Regine). Non è chiaro - vi sono alcune ipotesi - il perchè Waset fu chiamata, in epoche successive, Tebe. Durante la XVIII Dinastia la città visse un periodo di grande sfarzo e potenza: fu abbellita di templi e palazzi di straordinaria bellezza.
Salito al trono Akhenaton, fece costruire una nuova capitale e lentamente il centro politico egiziano si spostò verso nord senza però intaccare la sacralità di Tebe che rimase la capitale religiosa dell'Impero. Durante la XXV Dinastia, con l'avvento dei faraoni neri, Tebe tornò ad essere la città gloriosa di un tempo.
Nel 663 a.c., con l'invasione delle armate assire di Assurbanipal, Tebe fu distrutta e suoi abitanti resi schiavi e deportati.
Ricostruita, fu nuovamente distrutta da un terremoto nel 27 a.c.
Infine, i vari conquistatori, tra cui i Romani, la spogliarono di tutti i tesori e monumenti.
Il sito AnticoEgitto può essere un ottimo primo approccio per chi è interessato al tema, così come, per altri versi, Egitttologia.net.
Il sito è divenuto Patrimonio dell'Umanità Unesco nel 1979.
Originariamente villaggio di pescatori, in realtà il nome egizio della città era Waset (in nome Tebe con cui è conosciuta universalmente è di origine greca), e fu capitale di fatto del Medio e Nuovo Regno. Era una metropoli fervente, lussureggiante e piena di attività. Dell'antica città di fatto restano solo poche rovine. Essa era divisa in tre zone principali. Nella prima vivevano i faraoni e la popolazione a cui era connessa un'area sacra dedicata esclusivamente agli dei (durante la XII dinastia sorse il tempio dedicato al dio Amon, primo nucleo del tempio di Karnak). Sulla riva sinistra del Nilo sorgeva invece la terza zona dedicata ai templi funerari e alle necropoli reali e private (la Valle dei Re e la Valle delle Regine). Non è chiaro - vi sono alcune ipotesi - il perchè Waset fu chiamata, in epoche successive, Tebe. Durante la XVIII Dinastia la città visse un periodo di grande sfarzo e potenza: fu abbellita di templi e palazzi di straordinaria bellezza.
Salito al trono Akhenaton, fece costruire una nuova capitale e lentamente il centro politico egiziano si spostò verso nord senza però intaccare la sacralità di Tebe che rimase la capitale religiosa dell'Impero. Durante la XXV Dinastia, con l'avvento dei faraoni neri, Tebe tornò ad essere la città gloriosa di un tempo.
Nel 663 a.c., con l'invasione delle armate assire di Assurbanipal, Tebe fu distrutta e suoi abitanti resi schiavi e deportati.
Ricostruita, fu nuovamente distrutta da un terremoto nel 27 a.c.
Infine, i vari conquistatori, tra cui i Romani, la spogliarono di tutti i tesori e monumenti.
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