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domenica 31 ottobre 2010

Musica: Salif Keita, the Golden Voice of Africa

Salif Keita è nato in Mali, a Djoliba il 25 agosto 1949. Terzo di tredici figli, a causa del suo albinismo (in molte culture ritenuto un segno di brutto auspicio) venne emarginato dalla famiglia e dalla società. Una famiglia nobile, essendo parte della diretta discendenza di Soundjata Keita, unificatore dell''impero del Mali. Nel 1967 si trasferì a Bamako, la capitale del Mali, dov affidò alla musica la sua sopravvivenza. Nel 1970 la sua voce impressionò il sassofonista Tidiane Kone, che lo volle nella sua banda: la Rail Band de Bamako. Un'orchesta che, sovvenzionata dalle Ferrovie, suonava tutti i giorni nel buffet della stazione di Bamako. Si racconta che le prime volte Salif Keita, cantava coperto da un turbante per nascondere il suo albinismo. Nel 1973 si aggregò al gruppo Les Ambassadeurs du Motel e il suo posto nella band della stazione fu preso da un altro grande della musica maliana, Mory Kantè. Incise i primi dischi con la band (con cui fece anche una tournè negli Stati Uniti) tra cui il successo Mandjou. In questi anni le band di Bamako, in rivalità tra di loro, producevano un'ottima musica e sfornarono una grande quantità di talenti musicali.
Nel 1984 si trasferì a Parigi dove dapprima ricominciò a suonare nei locali e alle feste private, coniugando lo stile della musica africana con la world music. Nel 1985 fu chiamato a suonare con Manu Dibango e nel 1987 escì il suo primo album di successo, Soro. Da allora iniziò a collaborare con artisti affermati della musica internazionale come Joe Zawinul (ex Weather Report), Steve Hillage, Vernon Reid, Grace Jones e molti altri.
Nel 2001 Salif Keita apre un night club a Bamako, il Moffou.
La sua voce gli è valsa l'appellatico di Golden Voice of Africa.





Sito ufficiale di Salif Keita.
Vi linko anche questa scheda su Salif Keita tratta da T.P.Africa, uno dei più aggiornati, precisi e appassionati blog sulla musica e sui ritmi dell'Africa Sub-Sahariana.

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