Dopo aver annunciato- come del resto è già avvenuto in Africa Occidentale - lo sviluppo e il rafforzamento dell'accesso a Internet per le aree rurali e in particolare per le Università con un finanziamento di quasi 3 milioni di euro, il Sudafrica continua ad investire sulla formazione. Infatti un nuovo piano di investimenti prevede nuove strutture universitarie, nuovi finanziamenti per la formazione dei docenti e sussidi per gli studenti delle classi meno agiate.
Si ha una diffusa sensazione che mentre da noi, in particolare in Italia, si continua a tagliare linearmente sulla formazione e sulla ricerca, di fatto indebolendo il l'essenziale ruolo formativo della scuola e dell'università, in Sudafrica (ma questo vale, con le dovute proporzioni, per tutta l'Africa) si procede esattamente al contrario, valutando che il futuro del paese si costruisce oggi formando quella che domani sarà la classe dirigente e al tempo stesso facilitando l'accesso, a un numero sempre più alto di cittadini, alla formazione.
Si ha una diffusa sensazione che mentre da noi, in particolare in Italia, si continua a tagliare linearmente sulla formazione e sulla ricerca, di fatto indebolendo il l'essenziale ruolo formativo della scuola e dell'università, in Sudafrica (ma questo vale, con le dovute proporzioni, per tutta l'Africa) si procede esattamente al contrario, valutando che il futuro del paese si costruisce oggi formando quella che domani sarà la classe dirigente e al tempo stesso facilitando l'accesso, a un numero sempre più alto di cittadini, alla formazione.

Tra le prime 200 Università anche un'altra Università africana, quella di Alessandria d'Egitto.
In questa classifica nei primi 200 posti non compare nessuna delle Università Italiane.
Per la correttezza un'altra classifica, il QS World University Rankings 2010, pone invece due università italiane, l'Università di Bologna ( 176°) e La Sapienza di Roma (190°) nelle prime 200 posizioni, mentre l'Università di Cape Town è al 161° posto.
Cambia anche la testa della classifica che nei primi tre posti vede, per il Times, Harvard, California Institute of Technology e MIT, mentre per il QS, Cambridge, Harvard e Yale.
In questa classifica nei primi 200 posti non compare nessuna delle Università Italiane.
Per la correttezza un'altra classifica, il QS World University Rankings 2010, pone invece due università italiane, l'Università di Bologna ( 176°) e La Sapienza di Roma (190°) nelle prime 200 posizioni, mentre l'Università di Cape Town è al 161° posto.
Cambia anche la testa della classifica che nei primi tre posti vede, per il Times, Harvard, California Institute of Technology e MIT, mentre per il QS, Cambridge, Harvard e Yale.
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