Pagine

domenica 21 novembre 2010

Monumenti nubiani da Abu Simbel a Philae

Il sito Patrimonio dell'Umanità UNESCO denominato Monumenti nubiani da Abu Simbel a Philae ed inserito nel 1979 ha una storia molto singolare e ha ispirato la firma della Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità del novembre 1972.
Il tempio rupestre di Abu Simbel, si trova sulle rive del lago artificiale di Nasser, è costituito, sulla facciata, da quattro grandi statue (alte oltre 20 metri) che rappresentano il faraone Ramses II seduto. Il santuario era scavato per oltre 60 metri nella roccia.
Il tempio di Iside nell'isola di Philae (oggi nell'isola di Agilikia) era il centro principale del culto isiaco. L'isola era sacra sia agli egiziani che ai nubiani.
Per la descrizione dei templi vi rimando ai rispettivi link e alla rete, è invece interessante raccontare cosa avvenne a partire dagli inizi del 1900.

Agli inizi del secolo scorso si decise di costruire una diga ad Assuan per regolare le inondazioni del Nilo (quelle che lo avevano reso fertile e che stavano creando problemi di inondazioni fuori stagione e di seccità). Dal 1907 al 1912 fu innalzata la prima diga, già allora, come dimostra la foto a lato, i monumenti dell'isola di Philae (che si trovava nel bacino della diga) venivano talvolta allagati. Nel periodo 1929-1933 la diga fu innalzata una prima volta.
Nel 1946, il livello delll'acqua giunse quasi a superare la diga, e nel 1952 si decise di non alzare ancora la diga bensì di costruirne una nuova 6 chilometri più a monte. La questione della costruzione della diga di Assuan entrò nel pieno della geopolitica della guerra fredda. Inizialmente dovevano essere gli Stati Uniti a costruirla ma, per ragioni politiche, nel 1956 si ritirarono. Infatti Nasser, allora Presidente dell'Egitto (al potere dal 1954), aveva il 26 luglio 1956 nazionalizzato il Canale di Suez (i cui proventi finanziarono gran parte della costruzione della diga) e si era rifiutato di entrare nel blocco anti-sovietico.
Nel 1958 l'Unione Sovitica annunciò il finanziamento di un terzo dei costi di costruzione della diga. Infine nel 1960 i tecnici britannici iniziarono la costruzione della diga di Assuan che fu conclusa nel luglio 1970. Una diga lunga 3600 metri, alta 111 metri e che nella parte più alta è larga 40 metri.
Intanto, poco prima dell'inizio dei lavori, esattamente nell'aprile 1959, l'Egitto (e successivamente nell'ottobre 1959, il Sudan), chiesero aiuto all'UNESCO evidenziando la necessità di salvaguardare il templi di Abu Simbal e di Philae che sarebbero stati sommersi dal nuovo bacino (quello che oggi è conosciuto come Lago Nasser).
Nel 1960 l'UNESCO lanciò la Campagna Internazionale per salvare i monumenti nubiani attraverso la rilocazione. Aderirono 113 paesi e dopo anni di approfondimenti fu deciso di spostare di 300 metri e 65 metri più in alto l'intero complesso di Abu Simbal. L'operazione scattò nel 1964 e si concluse nel 1968. Alla straordinaria operazione parteciparano oltre 200o persone tra cui tecnici, marmisti e scultori italiani di Carrara.
Il tempio di Iside fu invece spostato dall'isola di Philae alla vicina isola di Agilikia. Lo spostamento iniziò nel 1977 e fu concluso il 10 marzo 1980. Ad attuare lo spostamento, finanziato dal governo italiano, furono le imprese italiane Condotte Acque di Roma e Mazzi di Verona, consorziate nella Condotte Mazzi Estero (l'impresa è raccontata anche nel testo "Condotte nei restauri", edito dalla Erma nel 1992).

Altri monumenti minori furono "regalati" ai paesi che parteciparono al trasloco e si trovano oggi nei musei di mezzo mondo.
Il grande successo della campagna internazionale per salvare i monumenti nubiani , ispirò la scrittura della Convenzione per i Patrimoni dell'Umanità UNESCO nel 1972 e la nascita della lista, che a partire dal 1978, includerà e proteggerà i Patrimoni dell'Umanità del mondo intero.

Nessun commento:

Posta un commento