Il 20 novembre 1989, esattamente 21 anni fa, veniva siglata, dopo lunghi anni di trattative tra governi, organizzazioni non governative e agenzie internazionali la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Entrata in vigore il 2 settembre 1990, ad oggi la convenzione è stata ratificata da 193 paesi.
Avere uno strumento specifico internazionale , legalmente vincolante, è stato un passaggio storico fondamentale per la lotta ai diritti dell'infanzia.
Avere uno strumento specifico internazionale , legalmente vincolante, è stato un passaggio storico fondamentale per la lotta ai diritti dell'infanzia.
Nonostante notevoli miglioramenti nel corso di questi venti anni, ad esempio, nel campo della riduzione mortalità infantile (12,5 milioni di morti nel 1990, 8 milioni nel 2008), dell'aumento della scolarizzazione, della lotta all'AIDS e della disponibilità di acqua potabile, la strada è ancora irta.
La Convenzione poggia su cinque punti fondamentali:
- Non discriminazione (diritti riconosciuti a tutti i bambini, senza eccezioni)
- Superiore interesse del bambino (prima di tutto i bambini)
- Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo
- Protezione da pericolose influenze e abusi
- Rispetto delle opinioni del bambino
A molti di noi questi basilari principi possono perfino far sorridere, perchè i nostri figli vivono in un mondo di attenzioni, di protezione, di educazione, di giochi e di affetti. Le rarissime eccezioni rappresentano nel nostro immaginario un fatto mostruoso da farci chiedere come è possibile?
Eppure, nonostante i progressi, centinaio di milioni di bambini nel mondo sono esclusi dai servizi essenziali e dall'assistenza, dalla protezione e dalla partecipazione.
Ho avuto modo in questo blog di parlare di alcune delle grandi questioni che ruotano attorno ai diritti dell'infanzia come ad esempio la mortalità infantile, la miseria e la fame, la malaria, le mutilazioni genitali femminili e i bambini soldato.
Vi sono altri grandi temi come lo sfruttamento minorile nel lavoro, la riduzione in schiavitù, la prostituzione minorile e la pedofilia, la scolarizzazione dei bambini, la discriminazioni tra bambini e bambine, la condizione dei bambini durante le emergenze che contribuiscono a rendere, in alcune aree del pianeta, la condizione dei bambini a rischio. La lista potrebbe continuare a lungo.
Quest'anno, in occasione del ventesimo anniversario della Convenzione, è stato preparato un'edizione straordinaria del Rapporto UNICEF sulla condizione dell'infanzia nel mondo.
Eppure, nonostante i progressi, centinaio di milioni di bambini nel mondo sono esclusi dai servizi essenziali e dall'assistenza, dalla protezione e dalla partecipazione.
Ho avuto modo in questo blog di parlare di alcune delle grandi questioni che ruotano attorno ai diritti dell'infanzia come ad esempio la mortalità infantile, la miseria e la fame, la malaria, le mutilazioni genitali femminili e i bambini soldato.
Vi sono altri grandi temi come lo sfruttamento minorile nel lavoro, la riduzione in schiavitù, la prostituzione minorile e la pedofilia, la scolarizzazione dei bambini, la discriminazioni tra bambini e bambine, la condizione dei bambini durante le emergenze che contribuiscono a rendere, in alcune aree del pianeta, la condizione dei bambini a rischio. La lista potrebbe continuare a lungo.
Quest'anno, in occasione del ventesimo anniversario della Convenzione, è stato preparato un'edizione straordinaria del Rapporto UNICEF sulla condizione dell'infanzia nel mondo.
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