Selvaggi amori, della camerunese Calixthe Beyala, è stato pubblicato nel 2004 (il libro è del 1999) dalle Edizioni E/O nella collana i Leoni.
La storia si svolge a Parigi, dove Eve-Marie (chiamata da tutti Bella Sorpresa), immigrata camerunense, oramai sulla quarantina, fa la prostituta per il signor Trenta per Cento. Un giorno un bianco, poeta stravagante e suo cliente fisso, le offre di sposarla. Lei lascia il suo lavoro ed apre un ristorantino privato nel suo appartamento in un fatiscente condominio abitato da una variopinta comunità multietnica dove succederà di tutto.
La trama è semplice, ma è la straordinaria capacità di Calixthe Beyala di essere da una parte ironica e tragicomica e dall'altra di descrivere, in modo originale e piacevole, i personaggi a far diventare il suo libro un piccolo gioiellino. Una storia di immigrati, con tristezze e sofferenze, capace di raccontare la straordinaria capacità del genere umano, e degli africani in particolare, di adattarsi ogni situazione, anche le più degradate.
Calixthe Beyala è nata a Douala in Camerun nel 1961, da una famiglia povera, sesta di dodici figli, è allevata dalla sorella. A 17 anni si trasferisce a Parigi per sposarsi con un diplomatico e dove ottiene la maturità in lettere. Seguirà il marito per un periodo in Spagna per poi tornare in Francia. Dopo essera stata modella e fiorista, nel 1987 fa il suo esordio letterario con il romanzo E' stato il sole a bruciarmi. Ha due figli ed è molto attiva nel campo della lotta alla violenza alle donne e ai bambini. Nonostante i premi e il riconoscimento di essere una delle più brillanti scrittrici africane della nuova generazione, la Beyala è una figura controversa poichè è stata accusata di plagio (condannata nel 1996) per aver copiato parti di un romanzo. Nonostante questo resta una delle più fresche e spumeggianti voci della letteratura africana moderna.
Questo è il suo sito ufficiale
La storia si svolge a Parigi, dove Eve-Marie (chiamata da tutti Bella Sorpresa), immigrata camerunense, oramai sulla quarantina, fa la prostituta per il signor Trenta per Cento. Un giorno un bianco, poeta stravagante e suo cliente fisso, le offre di sposarla. Lei lascia il suo lavoro ed apre un ristorantino privato nel suo appartamento in un fatiscente condominio abitato da una variopinta comunità multietnica dove succederà di tutto.
La trama è semplice, ma è la straordinaria capacità di Calixthe Beyala di essere da una parte ironica e tragicomica e dall'altra di descrivere, in modo originale e piacevole, i personaggi a far diventare il suo libro un piccolo gioiellino. Una storia di immigrati, con tristezze e sofferenze, capace di raccontare la straordinaria capacità del genere umano, e degli africani in particolare, di adattarsi ogni situazione, anche le più degradate.
Calixthe Beyala è nata a Douala in Camerun nel 1961, da una famiglia povera, sesta di dodici figli, è allevata dalla sorella. A 17 anni si trasferisce a Parigi per sposarsi con un diplomatico e dove ottiene la maturità in lettere. Seguirà il marito per un periodo in Spagna per poi tornare in Francia. Dopo essera stata modella e fiorista, nel 1987 fa il suo esordio letterario con il romanzo E' stato il sole a bruciarmi. Ha due figli ed è molto attiva nel campo della lotta alla violenza alle donne e ai bambini. Nonostante i premi e il riconoscimento di essere una delle più brillanti scrittrici africane della nuova generazione, la Beyala è una figura controversa poichè è stata accusata di plagio (condannata nel 1996) per aver copiato parti di un romanzo. Nonostante questo resta una delle più fresche e spumeggianti voci della letteratura africana moderna.
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1 commento:
è una delle mie scrittrici preferite!
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