

Sono vestiti in modo molto colorato, usano l'henna intorno alla bocca e le donne amano ornarsi di bracceletti, collane e orecchini, questi ultimi spesso in oro e di grandi dimensioni. Gli uomini invece si adornano durante le feste tradizionali con caratteristiche decorazioni del viso (in particolare i Woodabe, uno dei gruppi pi
ù tradizionali, durante la cerimonia annuale del corteggiamento chiamata Geerewol in cui le ragazze scelgono lo sposo tra i giovani presenti).

Tradizionalmente sono pastori nomadi (secondo alcuni etnografi, il più vasto gruppo nomade del mondo), allevano mucche, cammelli, zebù e asini principalmente. Infatti storicamente (secondo alcuni discendono da popolazioni preistoriche sahariane migrate verso l'area del Senegal intorno all'anno 1000, e successivamente lungo il Niger) i loro scambi con le etnie di agricoltori erano basati sul baratto - latte e burro in cambio di miglio e orzo. Tutto questo fino all'inizio del 1800, quando nacque l'impero dei Fulani o califfato di Sokoto (dal nome della capitale che oggi si trova in Nigeria) sotto la guida del fulano mussulmano Usman dan Fodio che sottomise tutti i popoli del Sahara meridionale e che fu abbattuto solo agli inizi d
el 1900 quando giunsero in queste regioni le truppe coloniali. Da allora molti Fulani sono diventati sedentari. Tra i clan che meno hanno subito questa trasformazione vi sono i Bororo (o Woodabee, popolo dei tabù) che vivono in Niger e nella Nigeria settentrionale.

Per chi ha voglia di approndire ecco una ricchissima bibliografia sul popolo Fulbe.
Vi segnalo anche questo post sul Geerewol tratto dal blog Saharan Vibe.
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