sabato 8 gennaio 2011

Popoli d'Africa: Oromo

Gli Oromo (un tempo chiamati anche Galla, termine ora ritenuto dispregiativo) vivono in Etiopia (circa 25 milioni, dove sono il primo gruppo Etnico) e, piccoli gruppi, in Kenya (circa 800 mila), in Somalia (250 mila) e a Gibuti (25 mila), essi parlano l'oromo che è una lingua della famiglia afro-asiatica in particolare della sottofamiglia delle lingue cuscitiche. Abitano una terra chiamata Oromia. Nella loro terra nacque il caffè (precisamente nella zona di kaffa, da cui il nome sebbene in contrasto con un'origine etimologica araba). Oggi produce l'80% del caffè etiopico.
Gli oromo sono mussulmani sunniti (poco meno della metà), cristiani ortodossi (circa il 30%), protestanti (circa 18%), o waaq (circa 3%).
Waaq è il nome della divinità a cui gli Oromo credevano, prima dell'avvento delle religioni abramitiche, e che aveva creato l'Universo in un perfetto equilibrio, chiamato safuu, tra contrari.
Oggi molte delle ritualità della religione waaq permangono anche tra i gruppi che hanno abbracciato diverse religioni.
Gli Oromo abitano una regione di 600 mila km quadrati da oltre 2 millenni. Fino alla fine dell'800 hanno vissuto liberi in un complesso ordinamento denominato Gadaa (basato su clan esogamici patrilineari e classi di età).
Sono pastori e agricoltori. Per loro il bestiame (asini, pecore, capre, bovini, cavalli, polli) ha grande importanza sociale ed economica. E' praticata anche la caccia.
I villaggi sono costituiti da capanne cilindriche a tetto conico.
I riti di passaggio comportano mutilazioni genitali (circoncisione per i maschi, clitoridectomia e infibulazione per le donne).
Dopo il 1800, gli Oromo furono "colonizzati" dall'imperatore del regno Abissino Menelik II (grazie alle armi avute dagli inglesi). Furono massacrati, venduti come schiavi e le loro terre confiscate. Anche dopo la morte di Menelik II, l'imperatore Haile Salassie continuò l'opera di colonizzazione delle terre di Oromia (oltre al caffè la terra contiene oro, ferro, nichel e platino ed è un'ottima terra di pascolo e di agricoltura) e impose la lingua amarica. Durante il breve dominio italiano in Etiopia (1936-1941) gli Oromo inizialmente videro i fascisti italiani come liberatori (abolirono l'obbligo della lingua amarica e restituirono le terre ai contadini Oromo) ma ben presto lottarono (assieme alle altre etnie) contro i nuovi coloni. Quando gli inglesi riposero al trono Salassie, gli Oromo tornarono nella loro precedente situazione di oppressi e le loro lotte furono represse nel sangue. Nel 1974 Salassie fu deposto, grazie alle lotte studentesche e contadine a cui parteciparno anche gli Oromo (che nel 1973 avevano fatto nascere il Fronte di Liberazione Oromo - OLF) il potere fu assunto da una giunta militare guidata dal colonnello Menghistu: ancora una volta gli Oromo si ritrovarono oppressi e emarginati. Ci vollero molti anni di lotta finchè nel 1991 i fronti popolari (eritrei - ce nel 1993 ottennero l'indipendenza-, tigrino e oromo) riuscirono a destituire Menghistu. Purtroppo anche questa fu per gli Oromo una vittoria amara - i tigrini che assunsero il potere non tennero fede agli accordi e il Fronte Liberazione Oromo continua ancora a lottare per la sua autodeterminazione.



Il sito Oromia online.
Il sito dell'Oromo Liberation Front
Il sito di Oromia Support Group


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