
Sono in qualche modo l'equivalente - sia per l'azione stimolante (logicamente con gradi diversi) sia per quella simbolica - delle foglie di coca nelle Ande, il matè in Argentina, il caffè nei paesi arabi o il te' in oriente.
Il sapore della noce di cola è prima amarognolo, per poi trasformarsi in dolciastro. Le noci hanno anche un blando potere afrodisiaco.

La noce di cola è utilizzata per la produzione di bibite, sebbene spesso l'aroma è ottenuto attraverso l'utilizzo di sostanze chimiche. Sembra che la noce di cola sia entrata nella formulazione segreta con cui, nel 1885 il farmacista di Atlanta John Pemberton, diede avvio alla più fortunata, imitata e remunerativa bevanda del mondo.
Ricordo che non vi era visita ad un villaggio senza una manciata di noci di cola che venivano generosamente offerte al capo del villaggio. Perfino quando con la clinica MCH ci si recava nei più remoti villaggi, dalle tasche degli infermieri e delle ostetriche uscivano regolarmente "kola nuts" da donare, in segno di rispetto. In fin dei conti, sebbene per lavoro, ci recava in casa d'altri.
A proposito di simboli dell'Africa, vi rimando anche ad un post sul baobab.
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