I Konso (o Konzo) sono un popolo dell'Etiopia (ultima stima sono circa 250 mila individui, anche se altre fonti sostengono un numero vicino ai 60 mila). Vivono nella stessa area degli Oromo, tra le colline a sud del Lago Chamo, a cui sono culturalmente e linguisticamente legati. In realtà appartengono a tre gruppi distinti denominati Garati, Takati e Turo.
Sono agricoltori, coltivano sorgo, caffè e cotone. Usano spesso sistemi di terrazzamento nei loro territori collinari. Allevano animali per ricavarne cibo e latte. Sono considerati un popolo estremamente laborioso.
Vivono in ampie città (in realtà grandi villaggi), governate autonomamente da un consiglio di anziani. In ogni villaggio vi è una sorta di piazza, chiamata Moro, che è il luogo deigli incontri e delle feste. Spesso i villaggi sono "fortificati", in quanto l'uso di pietre per "creare barriere" (così come per terrazzare le colline per l'agricoltura) appartiene alla storia dei Konso.
Vivono in ampie città (in realtà grandi villaggi), governate autonomamente da un consiglio di anziani. In ogni villaggio vi è una sorta di piazza, chiamata Moro, che è il luogo deigli incontri e delle feste. Spesso i villaggi sono "fortificati", in quanto l'uso di pietre per "creare barriere" (così come per terrazzare le colline per l'agricoltura) appartiene alla storia dei Konso.
Caratteristica dei Konso sono le wagas, ovvero delle steli funerarie di legno che vengono erette dalle famiglie più facoltose alcuni mesi dopo la scomparsa del congiunto. Sono alte circa tre metri (di cui 2/3 conficcate nel terreno) e raffigurano lo scomparso con le sue mogli e gli animali e i nemici uccisi.
Sono anche ottimi musicisti: suonano flauti, tamburi e masinko (un antico strumento simile al violino). Da tutti vengono inoltre considerati dei famosi artigiani.
Soprattutto gli uomini giocano un gioco da tavola chiamato Lamlameta (letteralmente "raggruppato a coppie"), della famiglia dei mancala,(di cui il più famoso è il Bao) che è costituito da due file da otto buche e da dei semi, che vengono spostati appunto a coppie.
Per chi volesse approfondire vi rimando al sito del Konso Hall Museum, in cui vi sono parecchie immagini di Enrico Castelli.
Vai alla pagina di Sancara sui Popoli d'Africa.
Sono anche ottimi musicisti: suonano flauti, tamburi e masinko (un antico strumento simile al violino). Da tutti vengono inoltre considerati dei famosi artigiani.
Soprattutto gli uomini giocano un gioco da tavola chiamato Lamlameta (letteralmente "raggruppato a coppie"), della famiglia dei mancala,(di cui il più famoso è il Bao) che è costituito da due file da otto buche e da dei semi, che vengono spostati appunto a coppie.
Per chi volesse approfondire vi rimando al sito del Konso Hall Museum, in cui vi sono parecchie immagini di Enrico Castelli.
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4 commenti:
Complimenti, bellissimo articolo! Dai voce a chi non può farsi sentire, e questo è ammirevole.. l'Africa è dimenticata troppo spesso.. spero di poterla visitare presto anch'io!
Grazie a te per il commento e per i complimenti. Certo l'Africa è tante cose... anche dimenticata. Spero che tu riesca a visitarla quanto prima, merita.
Ciao, Gianfranco
bellissimo articolo...sto facendo uno studio su questa etnia per la realizzazione di uno spettacolo per ragazzi, le informazioni che mi hai dato mi saranno molto utili. Sere
Grazie Serena. Mi fa piacere sapere di esserti stato utile. Questo blog ha proprio lo scopo di innescare curiosità e approfondimenti. Attendo notizie del tuo spettacolo. Ciao
Gianfranco, Sancara
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