All The Invisible Children è un film del 2005 (presentato in anteprima alla 62° Mostra del Cinema di Venezia nel 2005 e uscito nelle sale italiane nel 2006) composto da 7 cortometraggi (di circa 16 minuti) sulla condizione di sofferenza dei bambini nel mondo. Nato da un'idea della produttrice italiana Chiara Tilesi (MK Film Productions), assieme a Maria Grazia Cucinotta e Stefano Veneruso.
E' un film che nonostante alcuni momenti eccessivamente retorici e "strappalacrime", che sembrano avvicinarsi ad una soap-opera, ha il pregio di mettere in evidenza un mondo di adulti che sembra non vedere affatto i bambini e la loro sofferenza.
Resta un film forte, di denuncia e che non può che generare sdegno e rabbia per le condizioni di vita di milioni di bambini nel mondo.
Il primo corto, chiamato Tanza è diretto dal regista francese di origini algerine Mehedi Charef e affronta, in un paese africano non ben identificato (il film è girato in Burkina faso) il tema dei bambini soldato.
Tanza (interpretato da Adama Bile) infatti è un dodicenne che già ha perso l'amico in battaglia e si appresta a mettere delle bombe in una scuola.
E' un film che nonostante alcuni momenti eccessivamente retorici e "strappalacrime", che sembrano avvicinarsi ad una soap-opera, ha il pregio di mettere in evidenza un mondo di adulti che sembra non vedere affatto i bambini e la loro sofferenza.
Resta un film forte, di denuncia e che non può che generare sdegno e rabbia per le condizioni di vita di milioni di bambini nel mondo.
Il primo corto, chiamato Tanza è diretto dal regista francese di origini algerine Mehedi Charef e affronta, in un paese africano non ben identificato (il film è girato in Burkina faso) il tema dei bambini soldato.
Tanza (interpretato da Adama Bile) infatti è un dodicenne che già ha perso l'amico in battaglia e si appresta a mettere delle bombe in una scuola.
Gli altri cortometraggi sono Blue Gipsy di Emir Kusturica ambientato in Serbia sulla detenzione minorile e su un bambino costretto a vivere con un padre brutale, Jesus Children of America di Spike Lee sulla tossicodipendenza e la sieropositività da HIV in America, Joao e Bilù di Katia Lund sulla vita quotidiana dei bambini che riciclano rifiuti in Brasile, Jonathan di Ridley Scott e Jordan Scott su di un fotografo di guerra inglese che ritorna bambino, Ciro di Stefano Veneruso sui bambini scippatori di Napoli e Song Song e Little Cat di John Woo su di un anziano che diventa il guardiano di una bambina abbandonata trovata nelle immondizie.
Gli incassi del film sono stati devoluti ad un programma alimentare dell'UNICEF.
Vai alla pagina di Sancara Libri e Film sull'Africa
Gli incassi del film sono stati devoluti ad un programma alimentare dell'UNICEF.
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2 commenti:
Carissimo Gianfranco,
Bellissimo video!
A pensare che ho il primogenito all'eta' di 13 anni mi fa rabbrividire.
Mentre lui conduce una vita normale attraverso la sua infanzia altri suoi coetanei sono resi soldati.
E' il piu' orribile dei crimini contro l'Umanita' rubare l'infanzia ad un bambino.
Fulvio Beltrami
Kampala Uganda
Hai ragione Fulvio, anch'io pensando ai miei figli sento un senso di profonda rabbia per tutti "gli altri" a cui viene rubata l'infanzia. Questo è uno dei motivi che mi spinge a scrivere e far conoscere queste cose. Non mi stancherò mai di farlo, perchè l'indifferenza è all'origine di questa e di altre infamie dell'umanità.
Grazie
Gianfranco, Sancara
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