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giovedì 28 aprile 2011

Comunicare in Africa, alcuni numeri

Nel post pubblicato ieri, L'Africa attraverso i numeri, ho affrontato, seppur in modo superficiale, la questione demografica africana, che proprio in questi ultimi mesi è tornata fortemente d'attualità a seguito delle rivolte nel nord Africa che hanno coinvolto le giovani generazioni. Assieme ad una forte presenza di giovani tra i manifestanti si è anche, soprattutto in Tunisia ed in Egitto, sottolineato l'importanza della rete e delle comunicazione nel diffondere appuntamenti ed immagini.
Internet in Africa cresce a ritmi straordinari (nel periodo 2000-2008 i collegamenti sono cresciuti del 1030%, contro il 290% dello stesso periodo nel mondo), ma nonostante tutto il mercato è ancora molto ampio e in parte completamente da scoprire.
Oggi l'accceso alla rete riguarda alle Seychelles il 40,4% della popolazione, in Tunisia il 34,1%, in Marocco il 32,2%, a Capo Verde il 29,7%, in Nigeria il 28,4%, alle Maurizio il 22% e il Egitto il 20%. Per avere un metro di paragone negli Stati Uniti siamo al 76,2% e in Italia al 48,8%. Vi sono però paesi come la Sierra Leone dove il tasso è fermo allo 0,3%, mentre in Liberia, Etiopia e Centrafrica siamo allo 0,5%.
Nel prossimo mese di maggio sarà completato il posizionamento del nuovo cavo a fibre ottiche sottomarino AWCC (African West Cable Connection) (vedi mappa a lato) partito da Londra e in procinto di giungere, dopo 14 mila chilometri e 15 paesi collegati, in Sudafrica. Andrà a sostituire il vecchio (è del 2001) SAT3 oramai datato. AWCC permetterà, stando agli esperti, un nuovo decollo delle telecomunicazioni in Africa.

Del resto oramai in alcuni paesi, come la Nigeria, il numero di cellulari hanno raggiunto cifre enormi, soprattutto se confrontato con le linee telefoniche classiche. Infatti sono 73 milioni i cellulari della Nigeria (16°posto al mondo), contro le 853 mila linee telefoniche (in Italia, per fare un raffronto, vi sono 90 milioni di cellulari - 12° posto mondiale, ma oltre 26 milioni di linee classiche telefoniche).
In Africa il maggior numero di linee telefoniche si trovano in Egitto (11,2 milioni), in Sudafrica (4,7 milioni), in Algeria (3, 1 milioni), in Marocco (1,3 milioni), in Tunisia (1,3 milioni) e in Nigeria (853 mila).
Di contro in alcuni paesi come la Liberia (6.900 linee), Sao Tomè (7.600) e la RD del Congo (9.700) il telefono rappresenta ancora una rarità.

Anche tra i sistemi più "tradizionali" di comunicazione, l'Africa è ancora lontana dai livelli di diffusione europei. In Gabon vi sono 251 televisori ogni 1000 abitanti, alle Maurizio 248, a S. Tomè 229, alle Seychelles 214, in Tunisia 190, in Sudan 173 e in Egitto 170 (in Italia vi sono 492 televisori ogni 1000 abitanti, negli Stati Uniti 844).
Ai limiti inferiori, che per ora significa la quasi assenza della televisione, vi è il Ruanda 0,1 per 1000 abitanti, il Ciad 1 per 1000 e la RD del Congo 2 per 1000.
La radio - nonostante sia uno strumento molto diffuso in Africa, come avevo già sottolineato in un precedente post - è ancora lontana dai nostri livelli di diffusione. Infatti in Ghana vi sono 680 radio ogni 1000 abitanti, alle Seychelles 560, in gabon 501, in Etiopia 484 e in Sudan 480 ( in Italia sono 880 ogni 1000 abitanti). Ai livelli inferiori vi sono il Burkina Faso 34/1000, il Niger 36/1000 e il Mozambico 40/1000.
Infine i quotidiani, lo strumento più antico d'informazione, è presente alle Maurizio con 116 giornali ogni 1000 abitanti (dato perfino superiore all'Italia che si attesta a 109 per 1000), in Egitto 31,3/1000, in marocco 29,1/1000, in Gabon 29/1000, in Sudafrica 25,4/1000 e in Botswana 24,7/1000. Negli Stati Uniti, ad esempio, sono 193 i quotidiani ogni 1000 persone.
Ai limiti inferiori in Africa troviamo il Ruanda 0,1/1000, il Ciad e il Niger con 0,2/1000.

Da questi numeri - che come sempre permettono di intuire la realtà - si può evincere che il livello di conoscenza "di cosa accade nel mondo" è per ora ancora basso in Africa. Come abbiamo detto altre volte vi sono livelli di pura eccellenza, che nulla hanno da invidiare al resto del mondo (Università, Istituti di Ricerca, Organizzazioni Finanziarie, Imprese, Ospedali) e una grande fetta della popolazione che spesso resta ai margini della conoscenza e quindi delle decisioni.
Oggi i dati sull'alfabetizzazione generale sono in crescita molti paesi: africani : le Seychelles, lo Zimbabwe, il Sudafrica, le Maurizio, la Guinea Equatoriale, la Libia e la RD del Congo superano o si avvicinano al 90% (in Italia siamo al 98,9%). Purtroppo in altri luoghi, come il Mali si raggiunge appena il 24%, in Ciad il 25,2% e in Bukina Faso e Niger il 28,7.

Possiamo scommettere che il futuro per l'Africa sarà diverso. L'Africa corre.



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