L'Omo è un fiume che nasce nell'altopiano etiopico e dopo 760 chilometri, e un dislivello di 2000 metri, si riversa nel Lago Turkana. L'intero bacino ha una straordinaria importanza geologica e archeologica dovuta alla grande presenza di fossili di ominidi datati oltre 2 milioni di anni fa. Per questa ragione, la bassa valle dell'Omo, nel 1980 è stato inserita all'interno della lista dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO.
La bassa valle dell'Omo viene ritenuto un luogo crocevia di migrazioni dei diversi gruppi della specie umana fin dai tempi remotissimi. Dal 1930 il luogo è stato studiato dal paleontologo francese Camille Arambourg (a destra nella foto) e successivamente tra la fine degli anni '60 (Arambourg morirà nel 1970) e gli anni '70 da numerosi team di archeologi e paleontologi.
Tra i fossili trovati in quest'area vi è l'Homo gracilis, ritenuto un importante elemento per lo studio e la comprensione de nostri antenati.
Tra i fossili trovati in quest'area vi è l'Homo gracilis, ritenuto un importante elemento per lo studio e la comprensione de nostri antenati.
L'intera valle (e le popolazioni che in essa vi abitano, 8 diverse etnie, tra cui i Mursi, e 200.000 persone) è minacciata (vedi il sito di Survival International) dall'ambizioso progetto di una diga (Gibe III), alta 240 metri, per la produzione di energia elettrica. I lavori sono stati affidati, senza gara d'appalto, nel 2006, per un costo iniziale di 1,4 miliardi di euro (i costi sono già mostruosamente lievitati) alla ditta italiana Salini. E' questo un tema su cui ritornerò a breve. Intanto vi segnalo un possibile approfondimento sul sito Stop Gibe3 (su cui è possibile anche firmare una petizione contro la diga).
Vai alla pagina di Sancara sui Patrimoni dell'Umanità UNESCO in Africa.
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