La spartizione dell'Africa, scritto dallo storico olandese Henri Wesseling e pubblicato in Italia da Corbaccio nel 2001, e' una pietra miliare per chi vuol conoscere e capire la storia coloniale africana e i risvolti attuali che da essa derivano. Con un grande rigore storiografico, ogni passaggio di questo saggio è documentato e analizzato senza mai perdere di vista i protagonisti, gli uomini e le loro modalità, che hanno determinato quello che Wesseling definisce come un "evento significativo dei tempi moderni".
Wesseling tratta il periodo storico che va dal 1880 al 1914, ovvero quel trentennio che porta l'Africa dai margini della colonizzazione alla totale spartizione tra sette grandi potenze europee (Francia, Germania, Belgio, Spagna, Gran Bretagna, Italia e Portogallo) con modalità coloniali diverse e distinte.
Wesseling descrive gli eventi che a partire dal Congresso di Berlino (1878), che delineò il nuovo assetto tra le grandi potenze europee a seguito della sconfitta ottomana contro l'Impero Russo, ritenuto, a suo avviso, il momento in cui "politicamente" fu dato il via libera alla costituzione del protettorato sulla Tunisia a opera della Francia (1881) e all'inizio della colonizzazione africana.
Wesseling descrive gli eventi che a partire dal Congresso di Berlino (1878), che delineò il nuovo assetto tra le grandi potenze europee a seguito della sconfitta ottomana contro l'Impero Russo, ritenuto, a suo avviso, il momento in cui "politicamente" fu dato il via libera alla costituzione del protettorato sulla Tunisia a opera della Francia (1881) e all'inizio della colonizzazione africana.
Difatti fino al 1880 dell'Africa interessavano solo le coste e poco più anche perchè molto del continente interno non era conosciuto. La spartizione dell'Africa, come racconta con densità di particolari Wesseling, si incontrerà con le "scoperte" geografiche sull'Africa.
Prima del 1880, la Francia era in Algeria (1830), la Gran Bretagna era in Sudafrica (1814) e il Portogallo aveva molti avanposti sulla costa atlantica e in Mozambico. In pochi anni lo scenario cambiò radicalmente come si vede molto chiaramente da queste due mappe che mostrano le differenze tra il 1885 e il 1914, data in cui può ritenersi conclusa la spartizione dell'Africa.
Prima del 1880, la Francia era in Algeria (1830), la Gran Bretagna era in Sudafrica (1814) e il Portogallo aveva molti avanposti sulla costa atlantica e in Mozambico. In pochi anni lo scenario cambiò radicalmente come si vede molto chiaramente da queste due mappe che mostrano le differenze tra il 1885 e il 1914, data in cui può ritenersi conclusa la spartizione dell'Africa.
Una spartizione che, come si evince con chiarezza, non ha mai tenuto conto di chi, da millenni, abitava quelle terre.
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