In Africa vi sono 3.401 aeroporti (meglio 3401 piste, qualche raro aeroporto ne ha più di una), ovvero un quarto di quelli degli Stati Uniti (15.079) e poco meno di quelli del Brasile (4.072) che costituiscono i primi due paesi al mondo per numero di piste. Al terzo posto vi è il Messico con 1.819. Per fare un raffronto, l'Italia, con 132 piste è al 44° posto nel mondo.
Il primo paese africano per numero di aeroporti è il Sudafrica, che con 502 piste è all'11° posto nel mondo, seguito dallo Zimbabwe (216 piste, 28° posto mondiale), poi dalla Repubblica Democratica del Congo (198 piste, 31° posto mondiale), dall'Angola (193 piste, 32° posto), dal Kenya (191 piste, 33° posto) , dall'Algeria (143 piste, 39°), dal Sudan (140 piste, 41° posto) e dalla Libia (137 piste, 42°).
Fanalino di coda Sao Tomè e Principe con 2 piste (206° posto nel mondo) e la Gambia con l'unico aeroporto di Banjul (216° posto mondiale).
Da soli questi numeri ci dicono ben poco.
Circa il 24% delle piste (823) sono pavimentate (asfalto, cemento o altri materiali), mentre 2.578 piste sono in terra o in erba. Questi numeri non devono impressionare. Delle piste americane solo il 34% (5.194) sono pavimentate, mentre lo sono solo il 18% di quelle brasiliane e poco più del 13% di quelle messicane. Del resto l'uso di piccoli aeroporti (municipali) favorisce l'utilizzo di erba e terra per il fondo. Questo contrariamente alle nostre "abitudini", infatti in Italia le piste pavimentare sono il 76% (101 su 132).
Ovviamente il dato africano risente molto delle diffferenze geografiche e delle modalità (turismo, business, trasporto interno, trasporto militare, aiuti umanitari) di utilizzo degli aereoporti. L'Egitto ha l'85% di piste pavimentate (73 su 86), la Nigeria il 70% (38 su 54), il Marocco il 55% (32 su 58), la Tunisia il 50% (16 su 32), la Libia il 43% (59 su 137), l'Algeria il 40% (57 su 143).
Molto sotto la media africana la Repubblica Centroafricana 5,5% (2 su 37), La Liberia 7% (2 su 29), la Tanzania 7% (9 su 124), lo Zambia 8,5% (8 su 94), lo Zimbabwe 9% (19 su 216), il Kenya 9% (17 su 191), l'Uganda 11 % (5 su 46) e la Somalia 12% (7 su 59).
Il 4,8% (163) delle piste supera i 3.047 metri di lunghezza. Tale misura viene usata come standard nella classificazione per l'atterraggio e il decollo di grandi aerei (in realtà intervengono altri fattori come il carico del vettore, l'altitudine dell'aeroporto, i venti etc). Anche qui vi sono notevoli variazioni, tra il 20% di piste superiori ai 3.047 metri della Libia, il 19% del Marocco, il 18,5% della Nigeria e il 17,5% dell'Egitto, rispetto a nessuna pista di quelle dimensioni in Botswana e in Mauritania, all'1% in Mozambico e Zambia, al 1,4% in Zimbabwe o a 1,9% in Sudafrica.
Per avere un paragone negli Stati Uniti sono l'1,3% le piste maggiori di 3.047 metri (ma i numeri sono molto diversi!), lo 0,2% in Brasile e lo 0,7% in Messico. In Italia quasi il 7% delle piste ha dimensione superiori ai 3.047 metri.
Da notare che in Sudafrica, nell'aeroporto di Uppington, si trova una delle piste più lunghe al mondo che misura 4.900 metri (la pista più lunga credo sia quella cinese di Qambo Bangda, lunga 5500 metri, ma posta a 4300 metri di altitudine!).
Naturalmente l'importanza di una aeroporto è data dal numero di passeggeri che lo usano. Tra i primi 30 aeroporti del mondo (dati del 2010) non figura nessun aeroporto africano. A guidare questa speciale classifica è l'aeroporto di Atlanta (Stati Uniti) con 89 milioni di passeggeri all'anno. Al 30° posto vi è quello di Monaco (Germania) con 34 milioni.
L'aeroporto più importante africano è l'Oliver Tambo di Johannesburg (Sudafrica) (nella foto dal satellite)con 18,3 milioni di passeggeri, seguito dal Cairo (Egitto) con 16,1 milioni, da Sharm el Sheikh (Egitto) 8,7 milioni, da Cape Town (Sudafrica) 8,1 milioni, daHurghada (Egitto) 8 milioni, dal Mohammar V di Casablanca (Marocco) 7,2 milioni, dal Murtala di Lagos (Nigeria) 6,2 milioni, dal Kenyatta di Nairobi (Kenya) 5,5 milioni, da quello di Durban (Sudafrica) 4,2 milioni e al 10° posto da quello di Carthage (Tunisia) 4 milioni.
Vi è un dato importante: la crescita di passeggeri negli aeroporti africani viaggia ad un ritmo elevato, a volte con incrementi annui a doppia cifra. La stima in tutto il continente è di una media annua di crescita del numero di passeggeri del 7% fino al 2015.
Certo gli standard e la qualità del servizio non è uniforme in tutto il continente, ci mancherebbe. Si passa da livelli di eccellenza assoluta a stantard, anche di sicurezza, ridicoli (vi posto il link della balck list delle compagnie aeree voluta dall'Unione Europea)
Per chi vuole approfondire, curiosare e vedere immagini sull'aviazione e sugli aereoporti africani, vi segnalo il blog Flight Africa, molto interessante.
Fanalino di coda Sao Tomè e Principe con 2 piste (206° posto nel mondo) e la Gambia con l'unico aeroporto di Banjul (216° posto mondiale).
Da soli questi numeri ci dicono ben poco.
Circa il 24% delle piste (823) sono pavimentate (asfalto, cemento o altri materiali), mentre 2.578 piste sono in terra o in erba. Questi numeri non devono impressionare. Delle piste americane solo il 34% (5.194) sono pavimentate, mentre lo sono solo il 18% di quelle brasiliane e poco più del 13% di quelle messicane. Del resto l'uso di piccoli aeroporti (municipali) favorisce l'utilizzo di erba e terra per il fondo. Questo contrariamente alle nostre "abitudini", infatti in Italia le piste pavimentare sono il 76% (101 su 132).
Ovviamente il dato africano risente molto delle diffferenze geografiche e delle modalità (turismo, business, trasporto interno, trasporto militare, aiuti umanitari) di utilizzo degli aereoporti. L'Egitto ha l'85% di piste pavimentate (73 su 86), la Nigeria il 70% (38 su 54), il Marocco il 55% (32 su 58), la Tunisia il 50% (16 su 32), la Libia il 43% (59 su 137), l'Algeria il 40% (57 su 143).
Molto sotto la media africana la Repubblica Centroafricana 5,5% (2 su 37), La Liberia 7% (2 su 29), la Tanzania 7% (9 su 124), lo Zambia 8,5% (8 su 94), lo Zimbabwe 9% (19 su 216), il Kenya 9% (17 su 191), l'Uganda 11 % (5 su 46) e la Somalia 12% (7 su 59).
Il 4,8% (163) delle piste supera i 3.047 metri di lunghezza. Tale misura viene usata come standard nella classificazione per l'atterraggio e il decollo di grandi aerei (in realtà intervengono altri fattori come il carico del vettore, l'altitudine dell'aeroporto, i venti etc). Anche qui vi sono notevoli variazioni, tra il 20% di piste superiori ai 3.047 metri della Libia, il 19% del Marocco, il 18,5% della Nigeria e il 17,5% dell'Egitto, rispetto a nessuna pista di quelle dimensioni in Botswana e in Mauritania, all'1% in Mozambico e Zambia, al 1,4% in Zimbabwe o a 1,9% in Sudafrica.
Per avere un paragone negli Stati Uniti sono l'1,3% le piste maggiori di 3.047 metri (ma i numeri sono molto diversi!), lo 0,2% in Brasile e lo 0,7% in Messico. In Italia quasi il 7% delle piste ha dimensione superiori ai 3.047 metri.
Da notare che in Sudafrica, nell'aeroporto di Uppington, si trova una delle piste più lunghe al mondo che misura 4.900 metri (la pista più lunga credo sia quella cinese di Qambo Bangda, lunga 5500 metri, ma posta a 4300 metri di altitudine!).
Naturalmente l'importanza di una aeroporto è data dal numero di passeggeri che lo usano. Tra i primi 30 aeroporti del mondo (dati del 2010) non figura nessun aeroporto africano. A guidare questa speciale classifica è l'aeroporto di Atlanta (Stati Uniti) con 89 milioni di passeggeri all'anno. Al 30° posto vi è quello di Monaco (Germania) con 34 milioni.
L'aeroporto più importante africano è l'Oliver Tambo di Johannesburg (Sudafrica) (nella foto dal satellite)con 18,3 milioni di passeggeri, seguito dal Cairo (Egitto) con 16,1 milioni, da Sharm el Sheikh (Egitto) 8,7 milioni, da Cape Town (Sudafrica) 8,1 milioni, daHurghada (Egitto) 8 milioni, dal Mohammar V di Casablanca (Marocco) 7,2 milioni, dal Murtala di Lagos (Nigeria) 6,2 milioni, dal Kenyatta di Nairobi (Kenya) 5,5 milioni, da quello di Durban (Sudafrica) 4,2 milioni e al 10° posto da quello di Carthage (Tunisia) 4 milioni.
Vi è un dato importante: la crescita di passeggeri negli aeroporti africani viaggia ad un ritmo elevato, a volte con incrementi annui a doppia cifra. La stima in tutto il continente è di una media annua di crescita del numero di passeggeri del 7% fino al 2015.
Certo gli standard e la qualità del servizio non è uniforme in tutto il continente, ci mancherebbe. Si passa da livelli di eccellenza assoluta a stantard, anche di sicurezza, ridicoli (vi posto il link della balck list delle compagnie aeree voluta dall'Unione Europea)
Per chi vuole approfondire, curiosare e vedere immagini sull'aviazione e sugli aereoporti africani, vi segnalo il blog Flight Africa, molto interessante.
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