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martedì 21 giugno 2011

Musica: Orchestre Poly-Rythmo de Cotonou, The Best Kept Secrets of West Africa

La band naque a Cotonou, in Benin (allora si chiamava Dahomey), nel 1968, quando Clement Melomè, cantante, sassofonista e fisarmonicista, già leader dei Meloclem, assieme ad altri amici e musicisti (tra cui il bassista Gustav Bentho, il chitarrista Bernard Zoundegnon e Vincent Ahehehinnou) fonda il nuovo collettivo musicale. Hanno subito successo grazie ad un mix di afrobeat, musica tradizionale e il funky con canti ispirati alla tradizione del vodun del Benin (voodoo).
Iniziano anche le collaborazioni con i grandi artisti della musica africana: Miriam Makeba, Manu Dibango e Fela Kuti. In pochi anni registrano più di 500 45 giri.
Seguirà poi un periodo di declino, iniziato agli inizi degli anni '80 a seguito della morte di due componenti della band, che grosso modo corrisponde anche alle difficoltà, economiche e politiche, interne del paese, che nel frattempo, dal 1975, aveva cambiato nome in Benin.



Si racconta anche che un giorno a Tripoli, per il Festival des Arts Negres, arrivati all'aereoporto gli sequestano gli strumenti (convinti che trasportassero alcolici) - affittarono gli strumenti di volta in volta - iniziò anche così il loro declino.
A seguito della riscoperta di alcuni loro brani, rinascono nel 2005, dopo un ventennio di silenzio, grazie alla volontà dell'etichetta Analog Africa. In realtà sembra che non si sono mai sciolti.
Degli undici dell'attuale band, solo 5 appartengono alla compagine storica (Clement Melomè, Vincent Ahehehinnou, Gustave Bentho, Pierre Loko e Anago Cosme).
I quasi vent'anni di silenzio discografico, gli è valso per essere soprannominati come The Best Kept Segrets of West Africa.


Ecco il loro sito
Vi segnalo anche questo recente post su T.P.Africa, che riporta anche una intervista a Clement Melomè.

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