Il gruppo etnico dei Karamajong vive nel nord-est dell'Uganda, nella regione denominata Karamoja, un altopiano arido mediamente sopra i 1000 metri. Dagli ultimi censimenti non superano il numero di 300 mila. Originariamente pastori semi-nomadi (seguono il bestiame negli sposamenti, ma lasciano una base abitativa fissa), da tempo hanno sviluppato una forte propensione all'agricoltura (sorgo, tabacco e miglio) praticata esclusivamente dalle donne. Sono considerati dei "razziatori" di bestiame, per il fatto che anche tra di loro, oltre che con i vicini, si sottraggono il bestiame per ripristinare la mandria originaria. Del resto la dipendenza, non solo economica, dal bestiame è totale.
Il loro territorio, confinante con il Sud Sudan, è stato fortemente condizionato dagli eventi derivati dal conflitto sudanese e in parte alla ribellione dell'Esercito di Resistenza del Signore. E' stata una zona fortemente invasa da armi (su questo tema vi segnalo questo interessante lavoro di Ben Knighton delll'Università di Oxford sulle armi dei karamojong) a tal punto che lentamente i karamojong hanno sostituito armi automatiche alle tradizionionali frecce, scatenando veri e propri conflitti armati con i vicini, anche oltre confine.
La loro lingua appartiene al gruppo centrale delle lingue nilotiche e ha molte similitudini con lingue che si parlano in Kenya nei pressi del lago Turkana. Infatti secondo alcuni antropologi il gruppo originario è migrato verso il 1600 dalla regione etiopica, dividendosi poi in due tronconi uno verso l'attuale Kenya e l'altro, costituito dai karamajong, verso il nord dell'Uganda.
Sono organizzati in clan patrilineari retti da un consiglio di anziani e suddivisi per classi d'età.
Non è molto comune la circoncisione, mentre è molto praticata la scarificazione rituale.
I Karamojong sono senz'altro l'etnia dal più basso indice di sviluppo di tutta l'Uganda.
Il loro territorio, confinante con il Sud Sudan, è stato fortemente condizionato dagli eventi derivati dal conflitto sudanese e in parte alla ribellione dell'Esercito di Resistenza del Signore. E' stata una zona fortemente invasa da armi (su questo tema vi segnalo questo interessante lavoro di Ben Knighton delll'Università di Oxford sulle armi dei karamojong) a tal punto che lentamente i karamojong hanno sostituito armi automatiche alle tradizionionali frecce, scatenando veri e propri conflitti armati con i vicini, anche oltre confine.
La loro lingua appartiene al gruppo centrale delle lingue nilotiche e ha molte similitudini con lingue che si parlano in Kenya nei pressi del lago Turkana. Infatti secondo alcuni antropologi il gruppo originario è migrato verso il 1600 dalla regione etiopica, dividendosi poi in due tronconi uno verso l'attuale Kenya e l'altro, costituito dai karamajong, verso il nord dell'Uganda.
Sono organizzati in clan patrilineari retti da un consiglio di anziani e suddivisi per classi d'età.
Non è molto comune la circoncisione, mentre è molto praticata la scarificazione rituale.
I Karamojong sono senz'altro l'etnia dal più basso indice di sviluppo di tutta l'Uganda.
Tra i maggiori studiosi del popolo karamojong vi è stato il sacerdote missionario comboniano veronese Bruno Novelli (1936-2003), che ha speso praticamente ininterrottamente oltre 20 anni (dal 1971 al 1995) tra i karamojong, studiandone la lingua e la religiose. Nel 1985 ha pubblicato una grammatica della lingua karamojong.
Ecco un link su Google books, con uno dei testi di Novelli sulla religione dei karamojong (in inglese).
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