lunedì 22 agosto 2011

Riserva naturale del Monte Nimba

La Riserva naturale del Monte Nimba è un riserva integrale naturale che si trova al confine tra la Guinea e la Costa d'Avorio (in realtà per gran parte nel territorio della Guinea). Dal 1981 il sito è Patrimonio dell'Umanità Unesco (da tempo si propone l'estensione anche alla vicina Liberia dove la riserva naturale continua).  La zona della Guinea della Riserva del Monte Nimba è dal 1980 anche Riserva della Biosfera.
Il Monte Nimba e una catena montuosa denominata anche "Guinean Backbone" che con il Monte Richard Molard - chiamato così in onore del geografo francese Jacques morto su queste montagne nel 1951- costituisce il punto più alto dell'Africa Occidentale con i suoi 1752 metri.
La riserva fu istituita nel 1943 in Costa d'Avorio e nel 1944 in Guinea. Oggi è un'area di 180 chilometri quadrati, costituita oltre che dalla montagna, da savana e foreste pluviali. E' una zona ricca di specie endemiche (oltre 200) sia animali che vegetali. Tra le più studiate il rospo viviparo e lo scimpanzè di Bossou. E' un'area anche ricca di ferro (e in parte di cobalto). L'area è ricca di ferro e in parte di cobalto. Infatti in Liberia a partire dal 1963 e fino al 1989 la zona fu intensamente sfruttata per l'estrazione dei minerali (ed è, assieme alla scarsa protezione del luogo che la Liberia offre, uno dei motivi per cui non è stato ancora esteso il sito nella Liberia). Nel 1992 il governo della Guinea, adducendo alcune errori sulla definizione  dei confini della riserva, tentò di concedere ad una consorzio la concessione per l'apertura di una miniera di ferro sui Monti Nimba. Per tale ragione dal 1992 la Riserva è inserita nella lista dei Siti patrimonio dell'Umanità in pericolo, anche a causa dal massiccio arrivo di rifugiati nell'area durante la guerra civile in Liberia.
La Riserva è integrale, quindi non sono possibili visite turistiche, ma è possibile l'ascesa alla montagna, come lo studio e la ricerca.
Infatti dal 1980 l'area della Guinea della Riserva è una Riserva della Biosfera, dove si cerca un sistema ecocompatibile per fra convivere una decina di villaggio (alcune  migliaia di persone) che storicamente vivono attorno al Monte Nimba e che utilizzano l'area della Riserva per l'agricoltura.

Ecco il sito sugli Scimpanzè di Bossou curato dall'a Kyoto University, da cui è possibile avere notizia dei progetti di conservazione.
Ecco anche qualche informazione turistica su Bossou, il luogo più vicino alla Riserva.




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5 commenti:

Berenice Pendergast ha detto...

Ciao,
quando sono stata in Guinea (era il 2005) mi hanno raccontato una storia un po' diversa sul Monte Nimba. Ho incontrato vari trafficanti di diamanti belgi e armeni e "uomini d'affari" svizzeri e americani che stavano cercando di acquistare delle concessioni sul Mt Nimba per l'estrazione della bauxite. Da come raccontavano sembrava cosa fatta ed io ormai avevo dato per spacciata quella zona della Guinea. Io, durante quel viaggio, non ci sono stata personalmente perché c'era casino attorno a Kankan ed ho ripiegato su Labé e Fouta Djalon.
Grazie per le buone news Francesca

Gianfranco Della Valle ha detto...

Cara Francesca,
grazie del tuo prezioso contributo. Io non sono stato in Guinea, quindi le mie fonti sono quelle "ufficiali", che in questo caso apparetengono all'UNESCO.
Come spesso avviene in Africa la situazione è complessa e l'illegalità trionfa. Stando all'ultimo rapporto dell'UNESCO (http://whc.unesco.org/archive/2010/whc10-34com-7Ae.pdf ) si continua a parlare di "progetti di miniere"all'interno della Riserva (che esiete ancora) e di studi di fattibilità. Certo che l'UNESCO continui a far rimanere la Riserva del Monte Nimba tra i Patrimoni in pericolo non ci fa stare tranquilli. Confido che qualcuno che legge possa avere notizie più dirette. Io continuo a scrivere di Patrimoni dell'Umanità in Africa proprio perchè mi rendo conto che la loro conservazione è una guerra quotidiana (per carità, spesso anche altrove).
Ciao, Gianfranco

Berenice Pendergast ha detto...

Caro Gianfranco,
devo dire che la realtà che ho visto io 6 anni fa era molto lontana dall'impressione che ho avuto leggendo il tuo blog. Io forse ho girato con gente "poco" raccomandabile e tutto quello che vedevo prendeva strane ombre e prospettive http://fiumedistelle.blogspot.com/2011/07/guinea-cuore-di-tenebra.html.

Complimenti per il blog. Lo leggo sempre, ciao

Gianfranco Della Valle ha detto...

Cara Francesca, anch'io seguo il tuo blog e avevo letto il post che citi. Ovviamente complimenti. Che la situazione in Guinea sia un casino non ho dubbi. Sulla rete si possono trovare una serie di informazioni sulla guerra dei minerali e gli accordi tra compagnie etrattive cinesi in "cambio merce". E' questo è quello che si conosce. Altra questione è la Riserva del Monte Nimba che per ora, nonostante i casini, continua ad essere "un'oasi" in un mare di miserie. Per quanto?
ciao Gianfranco

Marco ha detto...

buonasera a tutti...a me interesserebbe studiare le cavità sotterranee della Guinea. Grotte e sistemi carsici se presenti, per puro scopo scientifico ed esplorativo.
Qualcuno ha info in merito o qualche contatto del posto per avere maggiori dettagli?
Mi serve rintracciare le grotte già conosciute se ce ne fossero, sul web non trovo granchè.
Grazie a tutti

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