Uno dei modi semplici, economici e per nulla comodi per spostarsi in Africa (ma la cosa, mi dicono, vale anche per il Sud America) sono i taxi collettivi che ovunque sono conosciuti come Taxi de brousse (taxi della foresta) sintetizzato in Taxi Brousse (che nei paesi anglofoni diventa Bush Taxi)
Sono appunto mezzi collettivi, per lo più furgoncini, che collegano città spesso distanti centinaia di chilometri, imbarcando dentro e sopra ogni sorta di materiale: umano, animale e inanimato. Gli autisti sono dei "geni dello stipamento": sono capaci di occupare ogni centimetro quadro disponibile, di ottimizzare ogni singolo spazio in modo da non dover mai rispondere ... non vi è posto.
Vi sono luoghi prefissati da dove partire e allo stesso tempo si può salire o scendere in qualsiasi momento. Talvolta i mezzi sono così mal ridotti che ci si sorprende nel verificare che ancora sono capaci di percorre chilometri su strade tutt'altro che in buone condizioni. Non è raro vedere qualche taxi brousse fermo in avaria ai lati della strada. Ma il fatalismo e la pazienza, tipica degli africani, consente di riparare e ripartire sempre..... in fin dei conti è solo una questione di tempo.
Il taxi brousse è un'esperienza da non perdere, una delle forme più genuine e divertenti per avventurarsi nel continente, per conoscere luoghi e persone.
Qualche giorno fa, un caro amico, giornalista radiofonico, mi ha comunicato che dal 3 ottobre partirà il suo nuovo programma radiofonico su Afriradio che parla delle tante sfaccettature dell'Africa. Il suo nuovo programma (prima conduceva un programma chimato Afritour) si chiamerà appunto Taxi Brousse proprio a rimarcare quel contenitore dove vi stanno molte cose, diverse tra loro, ma che insieme compongono quel magnifico quadro chiamato Africa. Prosper Nkenfack, che ha anche creato un blog per il programma, andrà in onda su Afriradio tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 17.
Questa su nuova idea ha ispirato i ricordi e questo breve post.
Il taxi brousse è un'esperienza da non perdere, una delle forme più genuine e divertenti per avventurarsi nel continente, per conoscere luoghi e persone.
Qualche giorno fa, un caro amico, giornalista radiofonico, mi ha comunicato che dal 3 ottobre partirà il suo nuovo programma radiofonico su Afriradio che parla delle tante sfaccettature dell'Africa. Il suo nuovo programma (prima conduceva un programma chimato Afritour) si chiamerà appunto Taxi Brousse proprio a rimarcare quel contenitore dove vi stanno molte cose, diverse tra loro, ma che insieme compongono quel magnifico quadro chiamato Africa. Prosper Nkenfack, che ha anche creato un blog per il programma, andrà in onda su Afriradio tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 17.
Questa su nuova idea ha ispirato i ricordi e questo breve post.
4 commenti:
Auguri alla tua amica! Bello il tuo articolo!
Mi ha fatto venire un colpo..... come amica? Pensavo di aver sbagliato a scrivere.....invece sei tu che hai sbagliato a leggere. Amico. A parte gli scherzi, grazie.
Gianfranco
Grazie mille Caro amico.
Mi scordavo che non tutti sanno cosa è il Taxi brousse. Hai spiegato il concetto alla grande. Sei un esperto dell'Africa, ci mancherebbe altro. Il post è davvero magnifico post
Grazie ancora
Grazie Prosper, ovviamente i complimenti sono reciproci. Ovviamente sull'Africa sappiamo entrambi bene qual'è la differenza tra me e te!!!
Auguri per la tua nuova trasmissione che come sempre seguirò con attenzione. Ciao, Gianfranco
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