Gli Hamer (o anche Hamar) sono un piccolo gruppo etnico (circa 40 mila persone) del Sud-Ovest dell'Etiopia. Vivono nella fertile bassa valle del fiume Omo, vicino ai confini con il Kenya, dove si dedicono quasi esclusivamente alla pastorizia. Sono un gruppo numericamente molto limitato nello scenario etnico etiopico e non hanno, di fatto, nessuna influenza nelle scelte e nella politica del paese, anche in considerazione del fatto che solo pochissimi di loro sono in grado di leggere e scrivere.
Parlano la lingua hamer-banna. Ufficialemnte sono mussulmani sunniti, sebbene prevalgono rituali religiosi tradizionali.
Sono un gruppo semi-nomade (spostano l'intero villaggio periodicamente a seconda delle esigenze dei pascoli) la cui cultura pone al centro i propri animali, mucche e pecore in particolare. Infatti ogni hamer possiede tre nomi, quello umano, quello delle pecore e quello delle mucche. Usano il bestiame per scambiare con i vicini i prodotti dell'agricoltura, sorgo in particolare (da cui ricavano anche la birra), oltre che per produrre il latte e la carne per la loro alimentazione.
Tra le loro cerimonie e riti, senz'altro la più curiosa è quella che consiste nel "saltare sui tori" (bull jumping ceremony). I giovani che vogliono sposare una ragazza devono dimostrare di essere capaci di saltare quattro volte sul dorso di alcuni tori messi dalla famiglia della futura sposa. Completamente nudi sono assistiti da alcuni amici che hanno già fatto l'esperienza (chiamati maza) e che hanno il compito di tener fermi gli animali. Il fallimento è considerato un brutto segno, sebbene il candidato può riprovarci l'anno successivo. Ogni uomo può sposare fino a quattro donne.
Gli Hamer vivono in capanne coniche, poste a cerchio attorno ad una grande area che oltre ad essere il luoghi di ricovero notturno del bestiame è anche il luogo d'incontro e delle cerimonie rituali. Hanno una grande attenzione al corpo che curano con grande rispetto e agli ornamenti. Gli stessi capelli sono oggetto di acconciature (in particolare gli uomini - e facile tra gli hamer vedere due uomini acconciarsi reciprocamente i capelli) complesse e spettacolari. Inoltre, per evitare il contatto con la terra dei capelli, dormono su dei "cuscini" di legno.
Come avviene per molti popoli dell'Etiopia, gli Hamer, sono recentemente soggetti all'arrivo del turismo (può capitare di vedere i giovani con t-shirt e jeans) che ne hanno fatto una meta avventurosa dei viaggi in Etiopia.
C'è da augurarsi che il desiderio dei turisti non si trasformi in un danno per le popolazioni locali. L'Africa continua, per ora, ad essere uno dei leoghi del pianeta dove convivono culture tradizionali e modernità.
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Parlano la lingua hamer-banna. Ufficialemnte sono mussulmani sunniti, sebbene prevalgono rituali religiosi tradizionali.
Sono un gruppo semi-nomade (spostano l'intero villaggio periodicamente a seconda delle esigenze dei pascoli) la cui cultura pone al centro i propri animali, mucche e pecore in particolare. Infatti ogni hamer possiede tre nomi, quello umano, quello delle pecore e quello delle mucche. Usano il bestiame per scambiare con i vicini i prodotti dell'agricoltura, sorgo in particolare (da cui ricavano anche la birra), oltre che per produrre il latte e la carne per la loro alimentazione.
Tra le loro cerimonie e riti, senz'altro la più curiosa è quella che consiste nel "saltare sui tori" (bull jumping ceremony). I giovani che vogliono sposare una ragazza devono dimostrare di essere capaci di saltare quattro volte sul dorso di alcuni tori messi dalla famiglia della futura sposa. Completamente nudi sono assistiti da alcuni amici che hanno già fatto l'esperienza (chiamati maza) e che hanno il compito di tener fermi gli animali. Il fallimento è considerato un brutto segno, sebbene il candidato può riprovarci l'anno successivo. Ogni uomo può sposare fino a quattro donne.
Gli Hamer vivono in capanne coniche, poste a cerchio attorno ad una grande area che oltre ad essere il luoghi di ricovero notturno del bestiame è anche il luogo d'incontro e delle cerimonie rituali. Hanno una grande attenzione al corpo che curano con grande rispetto e agli ornamenti. Gli stessi capelli sono oggetto di acconciature (in particolare gli uomini - e facile tra gli hamer vedere due uomini acconciarsi reciprocamente i capelli) complesse e spettacolari. Inoltre, per evitare il contatto con la terra dei capelli, dormono su dei "cuscini" di legno.
Come avviene per molti popoli dell'Etiopia, gli Hamer, sono recentemente soggetti all'arrivo del turismo (può capitare di vedere i giovani con t-shirt e jeans) che ne hanno fatto una meta avventurosa dei viaggi in Etiopia.
C'è da augurarsi che il desiderio dei turisti non si trasformi in un danno per le popolazioni locali. L'Africa continua, per ora, ad essere uno dei leoghi del pianeta dove convivono culture tradizionali e modernità.
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