I Borana (chiamati anche Borena o Oromo Borana) sono un gruppo etnico che vive al confine tra l' Etiopia del Sud (Oromia) e l'arido nord del Kenya (lungo il fiume Sabaki).
La parola borana potrebbe essere tradotta in "genti del mattino" (boru è traducibile come aurora). Appartengono al vasto gruppo degli Oromo, di cui ritengono di essere "l'etnia primogenita" e di essere gli unici a vivere ancora secondo le antiche tradizioni.
Oggi, a seconda delle fonti, sono un numero variabile tra i 100 e i 300 mila individui, sparsi nei due paesi e divisi in oltre un centinaio di clan.
Parlano la lingua Boraana che appartiene al gruppo delle lingue cuscitiche (lingue parlate in Sudan e nel Corno d'Africa, che ha tra le più popolari l'Oromo e il Somali).
Sono un popolo semi-nomade di allevatori (zebù, vacche, cammelli, capre e pecore) che solo recentemente hanno iniziato a trasformarsi in agricoltori sempre più sedentari.
Vivono in capanne di canne, tenute insieme da argilla e fango. Secondo alcuni studi furono spinti, nel X secolo, dai Somali verso l'attuale Kenya. Il colonialismo e la successiva nascita dei due paesi ha di fatto diviso in due tronconi il gruppo etnico.
Sono da tempo mussulmani, ed usano ancora oggi costruire le proprie case con la porta rivolta alla Mecca. Ovviamente non mancano riti animisti legati alle tradizioni pre-islamiche.
I Borana hanno attirato l'attenzione degli studiosi poichè ancora oggi mantengono un sistema sociale, basato su classi generazionali, conosciuto come Gadaa, che come sostiene Marco Bassi sul suo libro I Borana " e' diventato un simbolo di un'autonoma identità etnica e politica per i movimenti nazionalisti oromo". E' un sistema che accompagna gli uomini (le donne sono escluse da qualsiasi potere) dall'infanzia all'anzianità attraverso degli "scatti di età" (generalmente 7-8 anni) che consentono dei balzi nella gerarchia sociale. Da prima si ha diritto ad avere un nome, poi a custodire le mandrie, poi ad essere guerrieri ed infine a sposarsi.
Hanno sviluppato inoltre un proprio calendario, che secondo alcuni risalirebbe al 300 A.C., basato sulle osservazioni della luna in congiunzione con sette stelle o costellazioni.
Oltre ad essere stati astronomi capaci, oggi i borana sono provetti ingegneri idraulici. Infatti nelle loro aride terre è sempre più difficile trovare l'acqua (periodicamente sono afflitti da pericolose siccità). Scavano, attraverso un lavoro collettivo accompagnato da canti, pozzi a gradoni (così possono calarsi all'interno per prelevare l'aqcua durante la stagione secca) che arrivano a superare i 30 metri di profondità.
Infine sono ottimi e aggressivi guerrieri.
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