Il 7 dicembre 1895 si consumò una delle più note (e drammatiche) battaglie della Guerra d'Abissinia (1895-1896). La guerra fu il primo (fallito) tentativo dell'Impero Italiano di conquistare l'Impero Etiope (l'Italia aveva da poco preso il controllo dell'Eritrea). La montagna Amba Alagi si trova nel nord dell'Etiopia (nella regione del Tigrè) al confine con l'Eritrea, sulla via principale di comunicazione tra i due paesi.
La storia militare che porterà poi alla decisiva battaglia del 7 dicembre, ebbe inizio il 13 ottobre 1895 quando le truppe italiane (in realtà composte da ascari, ovvero mercenari eritrei e arabi), guidate dal maggiore Pietro Toselli, occuparono la montagna di Amba Alagi. Il battaglione alla fine era composto da 2350 uomini che dopo quasi due mesi di tattiche di guerra si scontro con 30.000 uomini dell'esercito etiope guidato da Maconnen Uoldemicael (nella foto), meglio noto come Ras Macconen (padre del futuro imperatore d'Etiopia Haile Salassie). La battaglia iniziò alle 6.30 del mattino del 7 dicembre e nel primo pomeriggio l'esercito italiano era completamente annientato. Sul campo 2039 morti (di cui 19 ufficiali italiani, 20 graduati italiani e 2000 ascari). Le truppe etiopi ebbero 276 morti (3000 secondo fonti italiane).
Molti sono gli scritti che affrontano la questione delle sconfitte militari italiane in Abissinia, le successive vittorie e in generale la storia coloniale italiana. Per quanto riguarda le battaglie si è spesso affrontato la questione del sacrificio "degli italiani" (che poi come abbiamo visto in queste, come in altre occasioni, italiani non erano) in terra d'Africa. E' del tutto evidente che l'Italia, come altri paesi europei, ha colonizzato (o tentato di farlo) terre lontane ed abitate. Spesso i colonizzatori hanno trovato resistenza. Gli Etiopi, gli Zulu, gli Ashanti piuttosto che gli Herero tentarono in tutti i modi, spesso pagandolo a caro prezzo, di proteggere le loro terre.
Noi italiano ricordiamo i martiri e il sacrificio dei militari, forse le nostre giovani generazioni osservano incuriositi i cartelli di toponomastica che in molte nostre strade ricordano queste antiche battaglie, gli africani pagano ancora le conseguenze di quelle conquiste.
Amba Alagi fu protagonista di un'altra sconfitta italiana, quella patita nel corso della Seconda Guerra Mondiale dalle truppe italiane contro l'esercito inglese nell'aprile-maggio 1941, ma questa è un'altra storia.
Vai alla pagina di Sancara sulle Date storiche per l'Africa
La storia militare che porterà poi alla decisiva battaglia del 7 dicembre, ebbe inizio il 13 ottobre 1895 quando le truppe italiane (in realtà composte da ascari, ovvero mercenari eritrei e arabi), guidate dal maggiore Pietro Toselli, occuparono la montagna di Amba Alagi. Il battaglione alla fine era composto da 2350 uomini che dopo quasi due mesi di tattiche di guerra si scontro con 30.000 uomini dell'esercito etiope guidato da Maconnen Uoldemicael (nella foto), meglio noto come Ras Macconen (padre del futuro imperatore d'Etiopia Haile Salassie). La battaglia iniziò alle 6.30 del mattino del 7 dicembre e nel primo pomeriggio l'esercito italiano era completamente annientato. Sul campo 2039 morti (di cui 19 ufficiali italiani, 20 graduati italiani e 2000 ascari). Le truppe etiopi ebbero 276 morti (3000 secondo fonti italiane).
Molti sono gli scritti che affrontano la questione delle sconfitte militari italiane in Abissinia, le successive vittorie e in generale la storia coloniale italiana. Per quanto riguarda le battaglie si è spesso affrontato la questione del sacrificio "degli italiani" (che poi come abbiamo visto in queste, come in altre occasioni, italiani non erano) in terra d'Africa. E' del tutto evidente che l'Italia, come altri paesi europei, ha colonizzato (o tentato di farlo) terre lontane ed abitate. Spesso i colonizzatori hanno trovato resistenza. Gli Etiopi, gli Zulu, gli Ashanti piuttosto che gli Herero tentarono in tutti i modi, spesso pagandolo a caro prezzo, di proteggere le loro terre.
Noi italiano ricordiamo i martiri e il sacrificio dei militari, forse le nostre giovani generazioni osservano incuriositi i cartelli di toponomastica che in molte nostre strade ricordano queste antiche battaglie, gli africani pagano ancora le conseguenze di quelle conquiste.
Amba Alagi fu protagonista di un'altra sconfitta italiana, quella patita nel corso della Seconda Guerra Mondiale dalle truppe italiane contro l'esercito inglese nell'aprile-maggio 1941, ma questa è un'altra storia.
Vai alla pagina di Sancara sulle Date storiche per l'Africa
Nessun commento:
Posta un commento