Si sono conclusi da poco i lavori del Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Immateriale dell'Umanità, riunito a Bali in Indonesia dal 22 al 29 novembre. Nella settimana di lavori il Comitato ha analizzato le poposte di di iscrizione dei nuovi Patrimoni Immateriali dell'Umanità, in accordo con la la Convenzione del 2003 e preparato il gruppo di lavoro che analizzerà le candidatura per il 2012.
Alla fine del meeting è stato deciso l'iscrizione di nuovi 11 elementi nella Lista dei Patrimoni che necessitano di urgente salvaguardia, di 19 nuovi elementi nella Lista dei Patrimoni dell'Umanità e infine l'inscrizione di 5 elementi in una lista dedicata alle attività ed ai programmi conformi ai principi della Convenzione del 2003.
Nella lista dei 30 nuovi patrimoni immateriali dell'umanità che interessano il mondo intero (per la cronaca nessuna nuova iscrizione per l'Italia), vi sono ben 3 elementi africani.
Due di essi sono inseriti nella lista di quelli che richiedono urgenti interventi di salvaguardia e sono:
- I poemi epici T'heydinn delle comunità Moorish della Mauritania (nella foto)
- La società segreta Koredugaw e il rito della saggezza in Mali
Mentre un altro elemento è iscritto nella lista "ordinaria" dei Patrimoni ed è:
- Le pratiche culturali ed espressive legate al balafon delle comunità Senufo in Mali e Burkina Faso.
In questo modo sono ora 28 (sui complessivi 267) gli elementi del Patrimonio Immateriale dell'Umanità dell'UNESCO che appartengono al continente africano.
Sancara, nella sua pagina dedicata ai Patrimoni Immateriali dell'Africa approfondirà, con un post dedicato, ognuno degli elementi africani.
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