Nella puntata di ieri sera di Report la giornalista Milena Gabanelli (assieme a Piero Riccardi) ha afforntato il tema della "corsa alle terre". Questo è il link dove poter rivedere la puntata di ieri, vale la pena. Come sempre Report affronta con grande professionalità e competenza un tema che rischia, di sfuggire dalle mani della comunità internazionale.
Si parla dell'accaparramento delle terre in Senegal e in Mali, ma come abbiamo visto più volte su Sancara, il problema oramai riguarda tutta l'Africa e non solo. Un problema che le multinazionali (sia quelle che produco biocarburanti, sia quelle che produconmo derrate alimentari per i paesi ricchi) controllano con grande attenzione riuscendo a bloccare fino ad oggi tutti i tentativi di bloccare e perfino di regolamentare un fenomeno molto pericoloso. Non ci stancheremo mai di dire che le terre non sono di nessuno (come spesso si vuol far credere) ma sono l'elemento di sussistenza di intere popolazioni locali. Si parla anche del coinvolgimento di ditte italiane. La teoria economica dell'AD della Nuove Iniziative Industriali (azienda lombarda nata nel 1999 e che è impegnata nei biocarburanti) è chiara da un punto di vista delle leggi del mercato, che come è noto ignorano qualsiasi ripercussione sulle povere popolazioni locali.
Ecco gli articoli di Sancara che hanno affrontato questo tema:
- Land Grabbing (recensione del libro inchiesta di Stefano Liberti)
Bisogna assolutamente continuare a parlare di Land Grabbing (e per questo la trasmissione di ieri, su un format di grande visibilità come è Report è un elemento di assoluto valore), dar voce alle associazioni dei coltivatori locali, alle popolazioni indigene perchè questo fenomeno, di grande pericolosità sociale, possa essere arrestato. La loro lotta, iniziata da anni, rischia di essere vana se non è supportata dalla diffusione delle loro idee e del loro sapere.
Ecco alcuni siti per approfondire:
- Dakar Appel (contro il land grabbing)
- Il CNOP
4 commenti:
Guarderò la puntata, e nel frattempo mi auguro che la lotta non sia vana.
Ti faccio tanti auguri di Buone Feste.
In Tanzania ho visto coi miei occhi dei cantieri cinesi: una strada, nell'entroterra, costruita in cambio di chissà quante terre o miniere. Questa è una vera e propria forma di colonialismo che toglie a Paesi, già di per sé poveri, le risorse primarie.
Non avevo visto Report, quindi grazie della segnalazione... E complimenti per il blog. Ciao! ;-)
Elisa
Grazie per gli auguri che ricambio di cuore. Per quanto riguarda il resto impiegheremo tutte le energie possibili.
Ciao
Gianfranco
@Elisa
Sebbene i cinesi siano così "apparenti", in fnomeno del land grabbing investe (come molti hanno dimostrato, Stefano Liberti in testa nel suo libro) altri paesi (tra cui l'Italia, come Report ha dimostrato). Concordo con te, il colonialismo moderno traccia vie più complesse, ma paradossalmente molto più pericolose.Grazie per i complimenti (fanno sempre piacere, è innegabile) e complimenti anche per il tuo lavoro.
Ciao
Gianfranco, Sancara
Posta un commento