Il Parco Nazionale del Serengeti è una delle più importanti aree protette dell'Africa Orientale. Ha un'estensione di 14.763 km quadrati (circa 1,5 milioni di ettari), e si trova in un'area della Tanzania posta tra il lago Vittoria, il confine con il Kenya (vi è continuità con il parco keniota del Masai Mara) e il Parco Nazionale di Ngorongoro.
L'area - originariamente di 2286 km quadrati, fu dal 1929 riserva di caccia, nel 1940 entrò a far parte delle aree protette e nel 1951 fu istituito il parco (i cui confini furono estesi nel 1959). Originariamente nel parco era compreso anche il cratere di Ngorongoro, che nel 1956 divenne un parco separato. Nel 1981 il sito è entrato all'interno dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO per la sua straordinaria biodiversità.
In effetti il Serengeti (che in lingua Masai significa "pianura sconfinata") ha una ricchezza faunistica unica forse in tutta l'Africa e al suo interno avvengono stagionalmente le più grandi (si superano il milione di capi) migrazioni di ungulati (zebre, gnu, gazzelle e impala) tra le pianure e il Masai Mara.
L'area - originariamente di 2286 km quadrati, fu dal 1929 riserva di caccia, nel 1940 entrò a far parte delle aree protette e nel 1951 fu istituito il parco (i cui confini furono estesi nel 1959). Originariamente nel parco era compreso anche il cratere di Ngorongoro, che nel 1956 divenne un parco separato. Nel 1981 il sito è entrato all'interno dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO per la sua straordinaria biodiversità.
In effetti il Serengeti (che in lingua Masai significa "pianura sconfinata") ha una ricchezza faunistica unica forse in tutta l'Africa e al suo interno avvengono stagionalmente le più grandi (si superano il milione di capi) migrazioni di ungulati (zebre, gnu, gazzelle e impala) tra le pianure e il Masai Mara.
Il suo ambiente, composto essenzialmente da praterie sconfinate e savana (più verso nord), lo rende unico per accogliere animali di ogni genere: dai leoni (secondo alcuni almeno 2000) agli elefanti, dai leopardi ai bufali, fino ai rinoceronti e alle giraffe. Insomma una straordinaria varietà di animali (una stima parla di un milione di mammiferi residenti) in un ambiente facilmente visitabile. Un paradiso del safari fotografico e del turismo ambientale. Certo oggi il Serengeti è uno dei parchi più frequentati dal turismo per la sua vastità, per la morfologia pianeggiante e per varietà e quantità di animali. E' anche vero che la sua vastità (sono oltre 800 i chilometri di piste transitabili) permette di viaggiare molte volte in perfetta solitudine anche nei mesi più gettonati. Ecco comunque per chi lo desidera una guida mese per mese di cosa è possibile vedere nel parco.
Nel parco si trova anche uno dei più importanti siti archeologici dell'Africa, quello della gola di Oluvai, dove sono stati rinvenuti resti umani che hanno aiutato e aiuteranno a comprendere l'origine della specie umana.
Inoltre, come avviene in tutti i parchi dell'Africa, la pianura del Serengeti è abitata dai Masai che da generazioni vivono in queste pianure.
Purtroppo, non per tutti il parco (il suo ecosistema) è un bene prezioso e intoccabile. da tempo il governo della Tanzania ha proposto di far passare all'interno una strada, capace di collegare Arusha a Musoma, nell'est del paese. Nella cartina a fianco il tracciato della strada proposta e le possibili alternative.Vi segnalo anche il sito Serengeti Watch che segue anche questa vicenda.
Ecco il sito ufficiale del Parco.
Vi linko anche questo breve racconto di Sancara: In tenda al Serengeti
Vai alla pagina di Sancara sui Patrimoni dell'Umanità in Africa
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