Gli Yoruba sono un grande gruppo etnico (circa 40 milioni di individui) che vivono prevalentemente in Nigeria (dove costituiscono il 30% degli abitanti del paese) oltre che in Benin (circa 1 milione), Ghana, Togo e Sierra Leone. Poichè furono fortemente interessati dalla tratta atlantica degli schiavi (così come avvenne per i mandinka), oggi esistono comunità riconducibili agli yoruba in Brasile, in Centro America e negli Stati Uniti. Questo essere dispersi nel mondo costituisce una vera e propria diaspora del popolo Yoruba.
Parlano la lingua Yoruba, della famiglia linguistica del Niger-Congo.
Originariamente erano agricoltori (ancora oggi lo sono nelle aree rurali) in particolare di cacao, arachidi e mais.
Gli Yoruba trovono la loro origine attorno alla città stato di Ife (nel nord-ovest del paese, oggi stato dell'Osun) che fu da loro abitata fin dal IV secolo a.c. e che divenne la loro città sacra. Ife a partire dal 900 controllava gran parte dell'attuale Nigeria e solo nel XV secolo fu assorbita dal vicino regno del Benin. Ife, secondo la tradizione Yoruba, fu creata da Oduduwa (essi si definiscono i figli di Oduduwa) una figura mitica, tra l'umano e l'inviato di un Dio creatore, un progenitore che avrebbe creato, secondo alcuni, o unito, secondo altri, il popolo Yoruba.
Gli Yoruba hanno una complessa tradizione religiosa (chiamata Orisha) che include un ricco panorama di figure divine (secondo alcuni sono 401 le dività yoruba riconosciute) e di contattati con gli uomini. Attorno alla religione si sono sviluppati una fitta rete di rituali, di danze, di arti che hanno permesso al popolo Yoruba non solo di far giungere fino ai nostri giorni straordinari e vivaci riti (alcuni anche considerati patrimoni immateriali dell'Umanità dall'UNESCO, come la divinazione Ifa), ma di esportarli oltre oceano influenzando non solo la religione (elementi yoruba sono alla base del vudù haitiano o della santeria cubana), ma anche la cultura e la musica caraibica ed in particolare a Cuba.
Successivamente gli Yoruba si sono convertiti all'Islam (oggi circa il 60% è di religione mussulmana) e al Cristianesimo (circa il 30%).
Sono abilissimi scultori. Lavorano la ceramica, la terracotta e il metallo oltre che il legno utilizzando il sistema degli stampi di cera.
Un posto particolare nella loro complessa cultura occupa la musica. In particolare i tamburi sacri batà, ovvero un insieme di tre tamburi a forma di clessidra di cui il più grande, spesso contornato di campanelli, è chimato Ijà (la madre). Gli altri due sono chimati Itotele e Okonkolo (il più piccolo).
Gli Yoruba hanno anche - secondo alcuni studi - il più alto tasso di parti gemellari eterozigoti al mondo (4,4% di tutte le maternità), al punto che i gemelli trovano un posto speciale nei riti e nella cultura Yoruba.
Oggi gli Yoruba costituiscono l'elite della società nigeriana e beniniana. L'ex presidente della Nigeria (1976-1979 e 1999-2007) Olusegun Obasanjo era yoruba, così come l'attuale presidente del Benin (dal 2006) Yayi Boni. Yoruba è il premio nobel nigeriano per la letteratura nel 1986 Wole Soyinka, così come i musicisti Fela Kuti e Anjelique Kidjo.
Purtroppo il popolo yoruba (ovvero la sua classe dirigente) fu coinvolta, nella parte dei vincitori e, dei carnefici, nella sanguinosa guerra del Biafra (1967-70) i cui troverano la morte quasi 3 milioni (due terzi per fame) di Igbo del Sud.
Vai alla pagina di Sancara sui Popoli d'Africa
Nessun commento:
Posta un commento