Scimpanzè comune |
Lo Scimpanzè, la scimmia antropomorfica più conosciuta, è uno dei tanti animali che vivono esclusivamente nel continente africano. Il nome scientifico è Pan troglodytes per lo Scimpanzè comune (in cui si riconoscono 4 sottospecie) e Pan paniscus per lo Scimpanzè Pigmeo o Bonobo. Il nome scimpanzè trae origine da un dialetto del Golfo di Guinea.
Gli scimpanzè, stando agli storici furono osservati dagli europei la prima volta nel 1500 dal navigatore portoghese Lopez e solo a metà del 1600 giunse in Europa il primo scimpanzè vivo, portato da Tulpius.
La differenza tra le due specie, a dispetto del nome, è minima (geneticamente meno del 1%) e basata sul colore del muso, roseo, e sulla struttura fisica più esile del Bonobo. I Bonobo sono stati studiati solo a partire dagli anni '70 da parte dei primatologi giapponesi. Secondo la classificazione dell'IUCN (International Union of Conservation of Nature), entrambe le specie sono considerate specie minacciate di estinzione dal 1996, mentre fino ad allora appartenevano alla categoria delle specie vulnerabili, una classe inferiore di pericolo.
Gli scimpanzè, stando agli storici furono osservati dagli europei la prima volta nel 1500 dal navigatore portoghese Lopez e solo a metà del 1600 giunse in Europa il primo scimpanzè vivo, portato da Tulpius.
Scimpanzè Bonobo |
La popolazione stimata si aggira tra i 170 e i 300 mila individui (di cui circa 100 mila solo nella R.D. del Congo) distribuita in 21 paesi africani dell'area centro-occidentale. I Bonobo, stimati tra i 30 e i 50 mila individui, vivono esclusivamente nella Repubblica Democratica del Congo.
Dal 1975 inoltre lo Scimpanzè è classificato dalla Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate di estinzione (CITES) tra le categorie di animali in cui è proibito ogni commercio.
Distribuzione degli Scimpanzè, da Wikipedia |
I motivi che fanno dello Scimpanzè una delle specie più a rischio di estinzione possono essere sintetizzati in tre categorie: la distruzione e il degrado del loro habitat (deforestazione, aumento della popolazione umana, ricerca e estrazione di minerali e petrolio, guerre), il bracconaggio (per farne cibo o per il commercio illegale dei piccoli) e le malattie (molte simili agli umani, tra cui l'Ebola).
Tra i maggiori studiosi degli scimpanzè vi è l'etologa inglese Jane Goodall (premiata lo scorso anno dal Presidente Giorgio Napolitano con il titolo di Grande Ufficiale per il suo impegno scientifico), che a partire dagli anni '60 iniziò a studiare gli scimpanzè nel Gombe Stream National Park in Tanzania. Oggi i suoi studi vengono ritenuti, unanimamente, i più importanti contributi alla conoscenza di questi primati. E' stata inserita nella ristretta cerchia dei 20 scienziati mondiali, viventi, che con le loro idee hanno maggiormente influenzato le nostre conoscenze. Nel 1977 ha fondato il Jane Goodall Institute.
Tra i maggiori studiosi degli scimpanzè vi è l'etologa inglese Jane Goodall (premiata lo scorso anno dal Presidente Giorgio Napolitano con il titolo di Grande Ufficiale per il suo impegno scientifico), che a partire dagli anni '60 iniziò a studiare gli scimpanzè nel Gombe Stream National Park in Tanzania. Oggi i suoi studi vengono ritenuti, unanimamente, i più importanti contributi alla conoscenza di questi primati. E' stata inserita nella ristretta cerchia dei 20 scienziati mondiali, viventi, che con le loro idee hanno maggiormente influenzato le nostre conoscenze. Nel 1977 ha fondato il Jane Goodall Institute.
Jane Godall |
Nel 1993 ho avuto la fortuna, di sbarcare, sebbene solo per qualche ora, a Baboon Island (allora, ma credo anche oggi, il centro non era visitabile). Si tratta di un'isola, sul fiume Gambia, a quel tempo non facile da raggiungere senza una propria imbarcazione. Un amico, veterinario, fu chiamato ad assistere ad un intervento di cardiochirurgia che un'equipe, forse svedese, doveva effettuare ad uno scimpanzè ospite del centro. Arrivammo con una barca ed io potei intrattenermi sulla riva attendendo la fine del suo lavoro. Ricordo il racconto di un guardiano, Lamin, che narrava di come negli ultimi tempi - al crescere del numero degli "ospiti" ed al loro adattamento all'ambiente naturale, erano stati costretti a creare delle zone di protezione per gli uomini. Infatti la zona dove eravamo era circondata da una grande rete ed erano, a suo dire, finiti i tempi in cui gli scimpanzè frequentavano liberamente la zona degli uomini. Era naturalmente il segno che il progetto funzionava. Gli Scimpanzè erano tornati ad essere liberi e ... pericolosi.
Per la cronaca, stando all'Istituto Jane Godall Italia, sono 54 gli esemplari di scimpanzè che si trovano negli zoo italiani.
Per la cronaca, stando all'Istituto Jane Godall Italia, sono 54 gli esemplari di scimpanzè che si trovano negli zoo italiani.
Ecco la scheda della Red List dell'IUCN sullo stato dello Scimpanzè Comune
Ecco la scheda della Red List dell'IUCN sullo stato dello Scimpanzè Bonobo
Ecco la scheda della Red List dell'IUCN sullo stato dello Scimpanzè Bonobo
Ecco invece una stupenda galleria di immagini
Pagina dell'Istituto Jane Godall Italia sugli ScimpanzèLa pagina del WWF sugli Scimpanzè
Un sito sui Bonomo
Il sito della Wild Chimpazee Foundation (creata dai coniugi Boesch)
Ecco i luoghi descritti da Sancara ove è possibile ancora vedere, in natura, gli Scimpanzè:
- Riserva Naturale del Monte Nimba (Guinea-Costa d'Avorio)
- Parco Nazionale Tai (Costa d'Avorio)
Vai alla pagina di Sancara sugli Animali d'Africa.
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