Dal sito Forumbiodiversity.com |
I Jola (meglio la dizione francese Diola), sono un gruppo etnico che vive in Senegal, in Gambia e in Guinea Bissau. In Senegal essi sono l'etnia principale della Casamance, la regione del Sud, che fa da cuscinetto tra la Gambia e la Guinea Bissau. Secondo gli storici, il gruppo è arrivato nell'area intorno al XIII sec., quando furono scacciati dai regni mandinka e si rifugiarono in Casamance dove l'intrigo di paludi rendeva l'accesso più difficile. Si stima che i Diola siano oggi circa 500 mila.
Parlano una lingua della famiglia atlantico-occidentale, il Jola appunto, sebbene esso sia costituito da una serie di dialetti non sempre comprensibili tra di loro. Inoltre gran parte di loro utilizza anche il creolo (quell'insieme di lingue derivate dalla fusione tra le lingue locali e le lingue dei coloni).
I Jola sono stati tra gli ultimi gruppi a convertirsi all'Islam dell'intera regione del Sene-gambia. Una esigua parte di loro ha sposato il cristianesimo, mentre permangono le credenze tradizionali - a cui i diola sono molto legati - presenti prima dell'influenza delle grandi religioni monoteistiche.
Hanno una struttura sociale basata sui clan, che spesso assumono nomi propri e che sembrano voler essere completamente indipendenti gli uni dagli altri. A guidare le scelte del villaggio è una sorta di consiglio degli anziani. Inoltre hanno sviluppato una struttura politica equalitaria che fonda la sua esistenza sulla coscienza collettiva e sulle scelte condivise. Grande valore ha la famiglia e le relazioni tra simili. Sono poligamici.
Sono agricoltori abili. Il riso, che è la loro principale produzione, rappresenta anche il riferimento per i riti religiosi e per l'organizzazione sociale. Coltivano poi miglio, sorgo, alberi da frutto e arachidi. Ricavano dalle palme l'olio e il vino, mentre allevano mucche e pecore. Sono diventati anche abili pescatori, vivendo lungo le acque del Casamance e delle sue numerose ramificazioni. Lavorano inoltre il legno e la terracotta, creando oggetti di grande pregio estetico.
I Jola sono noti anche come ottimi musicisti. Utilizzano uno strumento a tre corde, chiamato ekonting (originariamente, le corde oggi di nylon, erano fatte con le radici di palma) e il galire, uno strumento monocorda, suonato con un archetto.
E da notare che i Diola costituiscono la base del Movimento delle Forze Democratiche della Casamance (MFDC), che dal 1982 lotta per l'indipendenza dal Senegal e che a più riprese ha innescato scontri armati con le forze militari senegalesi.
Tra gli approfondimenti possibili sulla cultura Jola, vi segnalo un testo dell'antropologo dell'Università la Sapienza di Roma, Paolo Palmieri, Tra i Diola del Mof Evvì (Edizione Cleup, 2008), oppure la ricerca dell'etnologa Mariannita Lospinoso, Diario Africano. Ricerche e memorie delle donne Diola del Senegal (Liquori, 1998).
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Parlano una lingua della famiglia atlantico-occidentale, il Jola appunto, sebbene esso sia costituito da una serie di dialetti non sempre comprensibili tra di loro. Inoltre gran parte di loro utilizza anche il creolo (quell'insieme di lingue derivate dalla fusione tra le lingue locali e le lingue dei coloni).
I Jola sono stati tra gli ultimi gruppi a convertirsi all'Islam dell'intera regione del Sene-gambia. Una esigua parte di loro ha sposato il cristianesimo, mentre permangono le credenze tradizionali - a cui i diola sono molto legati - presenti prima dell'influenza delle grandi religioni monoteistiche.
L'area dei Jola |
Sono agricoltori abili. Il riso, che è la loro principale produzione, rappresenta anche il riferimento per i riti religiosi e per l'organizzazione sociale. Coltivano poi miglio, sorgo, alberi da frutto e arachidi. Ricavano dalle palme l'olio e il vino, mentre allevano mucche e pecore. Sono diventati anche abili pescatori, vivendo lungo le acque del Casamance e delle sue numerose ramificazioni. Lavorano inoltre il legno e la terracotta, creando oggetti di grande pregio estetico.
I Jola sono noti anche come ottimi musicisti. Utilizzano uno strumento a tre corde, chiamato ekonting (originariamente, le corde oggi di nylon, erano fatte con le radici di palma) e il galire, uno strumento monocorda, suonato con un archetto.
E da notare che i Diola costituiscono la base del Movimento delle Forze Democratiche della Casamance (MFDC), che dal 1982 lotta per l'indipendenza dal Senegal e che a più riprese ha innescato scontri armati con le forze militari senegalesi.
Tra gli approfondimenti possibili sulla cultura Jola, vi segnalo un testo dell'antropologo dell'Università la Sapienza di Roma, Paolo Palmieri, Tra i Diola del Mof Evvì (Edizione Cleup, 2008), oppure la ricerca dell'etnologa Mariannita Lospinoso, Diario Africano. Ricerche e memorie delle donne Diola del Senegal (Liquori, 1998).
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