Il Gorilla è, nell'immaginario collettivo, sinonimo di forza e potenza. A ben vedere questa scimmia antropomorfa, che incute timore per la sua stazza (mediamente raggiunge l'altezza di un uomo - 170 centimetri - e il peso tra i 160 e 200 chilogrammi), in realtà è un erbivoro (raramente mangia formiche) che attacca solo per difendere se stesso e soprattutto il proprio branco e la propria "famiglia".
Vive esclusivamente in Africa equatoriale. Esistono due specie Gorilla Occidentale (Gorilla gorilla) e Gorilla Orientale (Gorilla beringei) e due sottospecie per ogni specie (Occidentale di pianura e Cross River, e Orientale di pianura e di montagna).
Habitat delle due specie di Gorilla |
Gorilla catturati (foto dalla rete) |
Il Gorilla orientale di montagna è stato l'oggetto degli studi della primatologa statunitense Dian Fossey (e prima di lei George B.Schaller), assassinata nel 1985, la cui storia è stata resa celebre al mondo intero grazie ad un film, Gorilla nella nebbia, ricavato da un suo libro, che ne racconta le lotte contro i bracconieri.
Dian Fossey con i suoi gorilla (dalla rete) |
Purtroppo la situazione dei gorilla è aggravata dal fatto che i suoi tempi di riproduzione sono simili a quelli umani, con un cucciolo per femmina partorito (rarissimi i parti gemellari) ogni 3-4 anni e con un tasso di mortalita "infantile" molto alto (40%). Per cui anche senza bracconieri e malattie, la ripopolazione della specie può avvenire in tempi molto molto lunghi.
Ecco alcuni approfondimenti su questi straordinari animali:
Il sito della Dian Fossey Gorilla Foundation , creata dalla stessa Fossey e che ancora oggi studia i gorilla.
E il sito della The Gorilla Foundation.
Per i più piccoli segnalo che il film di animazione Tarzan, uscito nel 1999, racconta dell'uomo della giungla allevato dai gorilla (a differenza del testo originale di Edgar Rice Burroughs, che parla di una specie inventata di scimmie) e la narrazione della vita sociale di questi primati e molto ben fatta.
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