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martedì 17 luglio 2012

Cinema: Muzungu - L'uomo bianco

Molto spesso anche le commedie, i film leggeri e per nulla impegnati, possono essere ben fatti e soprattutto far riflettere, molto. E' il caso di questo film uscito nel 1999, Muzungu - L'uomo bianco, diretto da Massimo Martelli e interpretato da uno straordinario Giobbe Covatta, che ha anche scritto la storia e la ha sceneggiata.
Un film girato in una missione del Kenya, con una storia molto semplice. Il protagonista, Eduardo detto Dodo (interpretato appunto da Covatta), animatore di villaggi turistici oramai quarantenne, assieme ad un collega e ad una turista, a seguito di un incidente aereo si ritrova ad essere salvato da un prete missionario di uno sperduto villaggio del Kenya. Il gruppo finisce, forza maggiore, per passare molto tempo in questo luogo, assieme alla popolazione locale e ai volontari, in attesa dei soccorsi e a Dodo spetterà anche il compito di prendere il posto di padre Luca, malato, durante la visita del Vescovo (interpretato da Flavio Bucci). Alla fine, deciderà di rimanere alla missione, per dare una mano.
Senza la pretesa di essere fonte di chissà quale morale, il film si pone l'obiettivo di raccontare un piccolo pezzo d'Africa e di mettere in risalto il travaglio interiore di Dodo, abituato alla spensieratezza e al puro divertimento di una esistenza vacanziera, di fronte "ai problemi" della vita. Non a caso, muzungu, significa in swahili più o meno "uomo confuso che gira intorno", che ben inquadra la sensazione di trovarsi, alla soglia dei quaranta anni, a porsi, forse per la prima volta, qualche interrogativo sulla vita reale.

Nello stile di Giobbe Covatta, è significativo il suo discorso (postato qui sotto) di fronte a Vescovo, quando egli iniziando in modo impacciato e formale,  finisce con un'arringa appassionata, che apparentemente è un pezzo comico ma, che in realtà nasconde, con notevole intensità, una triste presa d'atto della condizione di molti abitanti dell'Africa. Guardatelo, perchè merita.

Insomma un film da guardare, ripeto senza nessuna pretesa, ma capace di far sorride, come è giusto che sia quando si guarda una commedia con protagonista un bravo comico, ma che al tempo stesso è capace di concedere qualche riflessione più intensa.



Giobbe Covatta, pugliese di nascita, ma napoletano di adozione, oltre ad essere uno scrittore e un attore comico, è da tempo impegnato come testimonial di organizzazioni non governative del calibro di AMREF e di Save The Children.
Nella sua carriera ha sempre posto il tema del rapporto tra Africa e mondo occidentale. 

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