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mercoledì 12 settembre 2012

Il primo giorno di scuola

In alcune regioni italiane sono inziate oggi le scuole. Complessivamente circa 8 milioni di piccoli e medi italiani inizieranno, o proseguiranno, il loro cammino educativo e formativo, alcuni con grande entusiasmo altri, con meno. La scuola riparte con i soliti problemi e forse con qualcuno in più. Parte purtroppo anche con la consapevolezza che in Italia si investe sempre meno nella formazione e nel futuro delle nuove generazioni, con una miopia tipica di un paese destinato al declino. 
Foto dalla rete
Oggi accompagnando i miei figli a scuola mi sono venuti in mente alcuni ricordi e molti racconti su modi diversi di vivere la scuola.
Forse è superfluo ricordare che in oltre la metà del nostro mondo la scuola è un vero miraggio. Riuscire ad andarci è già una conquista, spesso faticosa. Si percorrono a volte chilometri a piedi,  per giungere in scuole dove manca tutto, a volte persino le penne e i quaderni. Lezioni fatte spesso all'ombra di un grande albero, in  numeri per noi inauditi, nella certezza che imparare a leggere e scrivere possa aiutare a vivere, quando non sopravvivere, in questo ingiusto mondo.

Foto dalla rete

In bocca al lupo bambini, quì come altrove. Non fatevi ingannare, il futuro lo state scrivendo voi, ora.

1 commento:

Elmoamf ha detto...

La scuola come l'educazione alla vita dovrebbe essere un dovere dei grandi (genitori in primis) più che un diritto dei piccoli (che non hanno scelto loro modi, tempi e motivi per la loro venuta al mondo). Spesso questo passaggio non viene affrontato con la dovuta e necessaria coscienza... da chi potrebbe permetterselo e ad altri lo impone senza possibilità di critica.
Nell'universo antropologicamente "occidentale" la scuola (alla deriva) si sta tramutando in un arma di propaganda ideologica e sociale.
Nell'universo altro rimane una chimera frutto di sogni (forse), sacrifici (troppo) e sofferenze (non quantificabili).
Noi figli del lassismo, consumiamo lacrime di coccodrillo per questioni effimere distanti anni luce dalla didattica e dal dovere.
In altri emisferi, dove il bene essenziale (prima ancora che l'accumulo di risorse) è la sopravvivenza (umana e materiale, di comunità e spirituale) la scuola è un ancora di salvezza attraverso la quale si tenta una nuova strada per l'emancipazione.
Sarebbe opportuno ricordarselo ogni tanto e cercare, anche per quel poco che potremmo essere in grado, di contribuire affinché tale obiettivo non venga "fallito", per tutti!

Un saluto,
Elmoamf

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