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lunedì 3 settembre 2012

Libri: Kalami va alla guerra

Nel 2006, con la casa editrice Ancora, il giornalista Giuseppe Carrisi, scrive Kalami va alla guerra. I bambini-soldati, una delle più approfondite indagini, corredata di testimonianze e documenti, sull'uso dei bambini soldato nelle guerre (e nelle guerriglie) del mondo intero.
Si parla di una delle più ignobili violazioni dei diritti umani e dei diritti dell'infanzia, che in particolare in Africa (ma anche in Centro e Sud America e in Asia) ha assunto valori numerici impressionanti. L'autore stima in oltre 300 mila i bambini, e le bambine, costretti alla guerra e soprattutto a macchiarsi di orrendi e atroci crimini.
Carrisi ci accompagna in un viaggio fatto di  dati e riferimenti accuratissimi (bibliografici e delle rete), di precisi resoconti dei luoghi del pianeta - purtroppo molti - dove si utilizzano bambini soldati e di testimonianze (ben evidenziate in riquadri nel libro) alcune delle quali sconvolgono per crudeltà e orrore.
Da più parti gli analisti concordano che le tre grandi violazioni dei diritti dell'infanzia avvengono perchè i bambini sono usati per la guerra, o per il lavoro o per il sesso. Carrisi allora ci guida in quella che lui chiama "l'altra metà della violenza", ovvero le bambine che subiscono sicuramente il peggiore dei trattamenti: costrette a combattere come i coetanei maschi, costrette alla schiavitù del lavoro e infine usate come gioco sessuale per il divertimento delle truppe.


Foto dalla rete
L'autore dopo aver descritto la situazione nei vari paesi del mondo, oltre un'ottantina, dove vi sono (o vi sono stati di recenti) casi di utilizzo di bambini soldati (non dimentichiamo che la modernissima Gran Bretagna, ad esempio, pur considerando la maggiore età a 18 anni, permette l'arruolamento a 17) dedica un'ampio capitolo alle ragioni che determinano questa ignobile pratica.
Se è vero che le ragioni sono molteplici, tutte risiedono nella povertà e nella miseria che fanno dei bambini una fascia di popolazione molto vulnerabile. Poi è vero che i bambini soldati costano poco (non chiedono di essere pagati), sono facilmente controllabili (con la violenza e con il ricatto), spesso non hanno famiglia alla spalle e infine sono "meno punibili" dalle leggi.

Un libro sicuramente da leggere, per comprendere, forse per capire e probabilmente per decidere di fare qualcosa.

Giuseppe Carrisi è un giornalista e reporter di guerra, nato in Calabria, (Rai Interenational, Radio Vaticana, Gente) che da tempo si occupa dei problemi del "terzo mondo" e dell'Africa in particolare.

Sancara aveva già pubblicato un post su questo tema in occasione di una "strana" decisione degli Stati Uniti di concedere finanziamenti (in deroga) a paesi che arruolavano bambini soldati. Mentre per conoscere chi sono i criminali che utilizzano (o hanno utilizzato) bambini soldato vi rimando ai post di Sancara su Joseph Kony, Foday Sankoh e Charles Taylor, tanto  per citare i più noti mecellai che hanno "fatto fortuna" mandando bambini e bambine a mozzare mani, amputare arti, stuprare e uccidere senza ritegno.

Il sito dell'organizzazione Child Soldiers International
Il sito della campagna Stop all'Uso dei Bambini Soldato

Vai alla pagina di Sancara: Libri sull'Africa

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