L'atollo corallino di Aldabra, nelle isole Seychelles, è il secondo atollo più esteso al mondo dopo quello dell'isola di Christmas (Kiribati). Ha una superficie complessiva di 155,4 chilometri quadrati, si estende per una lunghezza di 34 chilometri, una larghezza di 14,5 chilometri ed è mediamente alto 8 metri sul livello del mare (mentre la parte immersa dell'isola, di origine vulcanica, pare sia oltre i 4000 metri) La laguna interna dell'isola (creata dalle 4 isole maggiori che compongono l'atollo) occupa circa 224 chilometri quadrati. Dista 352 km dalle isole Comore, 424 km dal Madagascar e ben 1150 Km dalla capitale delle Seychelles, Mahè. Insomma, un'isola nel bel mezzo dell'oceano Indiano.
E' oggi un paradiso quasi incontaminato (non vi sono abitanti, un tempo, vi erano alcuni residenti, a partire dalla fine del 1800, nell'insediamento di Picard) ma solo un centro di ricerca e un ufficio di gestione dell'atollo, con rangers e personale addetto alla conservazione. Grazie a questo isolamento e alla scarsa presenza antropica, l'atollo conserva oggi la più grande popolazione di tartarughe giganti (Dipsochelys dussumieri) al mondo (oltre 100 mila), oltre che di tartarughe marine come le tartarughe verdi e la tartaruga imbricata. Oltre alle tartarughe l'atollo è un paradiso ornitologico, grazie alla presenza di colonie indisturbate di uccelli marini come le fregate, fetonti, sule e sterne. Infine giungono sull'isola anche molti uccelli migratori come i fenicotteri e gli ibis. Ad Aldabra vive anche l'ultima specie di uccello dell'Oceano, incapace di volare, il Rallo di Cuvier (parate del più famoso e oramai estinto dodo). Qualcuno ha chiamato questo atollo "le Galapagos dell'Oceano indiano".
Dal 1982 - proprio per la straordinarietà del suo contesto, per le caratteristiche geomorfologiche e per l'unicità delle specie viventi esistenti - l'atollo di Aldebra è stato inserito all'intero dei Patrimoni dell'Umanità dall'UNESCO.
L'isola fu visitata dai portoghesi nel 1511, bensì fosse già conosciuta dagli arabi, i quali gli diedero l'attuale nome (probabilmente da al-Khadra, la verde). A metà del XVIII sec. fu sotto il protettorato francese e nel 1810 passò agli inglesi. Le tartarughe furono quasi sterminate (per le navi di passaggio si trattava di facili riserve di carne, da imbarcare), al punto tale che agli inizi del 1900 si parlava di una specie a rischio di estinzione.
L'isola è visitabile (non vi è la possibilità di pernottare) con un servizio di crociera su yatch dall'isola di Assumption (circa 4 ore di navigazione), a sua volta a due ore di aereo da Mahè. Il periodo migliore è tra aprile e ottobre (per le condizioni del mare).
L'isola è gestita dalla Seychelles Islands Foundation
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3 commenti:
Chiedo venia per l'intervento non in attinenza ma ho rilevato questo articolo di cui segnalo il link:
La Banca Mondiale dice no alla moratoria sul land grabbing chiesta da Oxfam
http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=%2018283
Non so' se il tema del land grabbing qui sia stato già trattato, mi sembrava in ogni caso opportuno segnalarlo.
Un saluto e buon lavoro,
Elmoamf
Grazie per la segnalazione. Sancara aveva ha parlato più volte di Land Grabbing (http://www.sancara.org/2010/10/land-grabbing-lafrica-in-vendita.html), ma forse sarà il caso di ritornarci ancora.
Ciao e ancora grazie
Gianfranco, Sancara
Intervengo di nuovo a sproposito ma solo per ringraziare della citazione. Ringrazio nuovamente. il mio intervento voleva essere solo un richiamo al senso critico e divulgativo nei confronti delle varie sfaccettature della realtà. Non mi aspettavo di certo altro. Pertanto son rimasto basito e lusingato per la stessa.
Per lo stesso motivo ho già provveduto a segnalare altrove l'articolo affinché le persone siano spine a pensare e riflettere, prima di parlare o agire senza cognizione di causa o solo per una vacua causa di altrui interesse.
Questo è il mio spirito nel web e nella vita quotidiana.
Congedandomi, auguro una buona serata ed ogni fortuna per il pregevole lavoro qui presentemente svolto.
Un saluto,
Elmoamf
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