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mercoledì 31 ottobre 2012

Riserva del Selous

foto dal sito Africa Travel Resource
Il Selous Game Reserve è uno dei più grandi parchi del mondo con i suoi 54.600 chilometri quadrati (l'equivalente delle aree di Lombardia, Piemonte e Liguria messe insieme). Situato in Tanzania, nel sud del paese. Deve il suo nome a Frederick Courtney Selous, capitano dei fucilieri dell'esercito britannico, oltre che esploratore e scrittore, morto nel 1917 durante i combattimenti con l'esercito coloniale tedesco.
Area protetta fin dal 1896, è divenuta riserva di caccia nel 1905 e nel 1922 è diventata un riserva protetta. negli anni 30 e 40 i confini sono stati più volte ritoccati seguendo le rotte di spostamento degli elefanti. Gli ritocchi di confini sono stati approvati solo pochi mesi fa (luglio 2012) al fine di limitare le vicine miniere di uranio.
Oggi la riserva è relativamente poco frequentata per una certa difficoltà di accesso (almeno rispetto ad altri grandi parchi della regione) e per la presenza massiccia della mosca tse-tse (vettore della tripanosomiasi umana o malattia del sonno), che scoraggia anche gli insediamenti nell'area. Nella riserva sono presenti, spesso in grande quantità, gli animali tipici della savana: elefanti (oltre 100 mila), ippopotami (oltre 18 mila), licaoni, leoni, coccodrilli, rinoceronti neri (oltre 2000), giraffe e leopardi, oltre ad oltre 350 specie di uccelli e un'incalcolabile patrimonio vegetale.
Il suo territorio comprende anche il bacino del fiume Rufiji, che forma laghi, lagune e rive che ben si adattano alla vita animale e vegetale, prima di sfociare di fronte all'isola di Mafia, dopo 250 kilometri di percorso.
Mentre la maggior parte delle strutture ricettive (lodge e camping) si trovano nei pressi della Gola di Stiegler (dal nome di un esploratore svizzero ucciso da un elefante),  profonda un centinaio di metri.
Nel parco sono possibili - cosa non frequente nei grandi parchi - le escursioni a piedi, inoltre è possibile visitarlo in canoa.

Nel 1982 è divenuto Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO per le sue caratteristiche di unicità del suo territorio e per l'assenza del "disturbo" umano dovuto a popolazioni residenti all'interno dell'area.

Ecco il sito di Africa Travel Resource dove è possibile trovare stupende immagini della riserva

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