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giovedì 31 gennaio 2013

Popoli d'Africa: Cunama

donna cunama, foto dalla rete
I Cunama, piccolo gruppo etnico chiamati anche Baza, sono ritenuti i più antichi abitanti, sin dall'epoca preistorica, dell'Eritrea. Oggi sono complessivamente circa 140 mila individui di cui 110 mila in Eritrea (costituiscono circa il 2% della popolazione), circa 20 mila in Sudan e altri 5 mila in Etiopia. In Eritrea essi occupano, dedicandosi soprattutto a pastorizia e agricoltura (hanno abbandonato quasi totalmente la caccia), i bassopiani sud-occidentali al confine con il Sudan, tra i fiumi Gash e Satit.
Parlano una lingua nilotica, il cunama che solo nel XIX secolo è stata resa scritta grazie al lavoro dei missionari svedesi che nel 1873 produssero la prima grammatica di questa lingua. La lingua cunama, fortemente influenzata dai linguaggi di altro ceppo vicini, ha fatto porre seri quesiti sulla sua classificazione agli etnolinguisti.
foto dalla rete
Molto di quello che si sa sui Cunama si deve al lavoro di Alberto Pollera, funzionario militare e civile dell'amministrazione coloniale italiana che soggiornò a lungo in Eritrea (dal 1894 al 1939, quando morì) studiando i comportamenti e le relazioni sociali soprattutto dei Cunama e dei Baria. Gran parte di quello che oggi si sa su questo gruppo etnico si deve al suo minuzioso lavoro di osservazione (la prima pubblicazione fu del 1913), in un gruppo in cui prevale una struttura sociale "equalitaria", dove le importanti decisioni sono prese a maggioranza dall'assemblea degli anziani (mohaber). Non vi sono quindi capi villaggi e prevale su tutto la collettivizzazione delle decisioni, con la possibilità di risolvere alcuni contenziosi affidandosi all'essemblea degli anziani del villaggio vicino. Così come esiste un grande rispetto e considerazione per il ruolo delle donne. Tra le ipotesi di Pollera vi è anche quella che fino all'anno 1000, i Cunama e i Nara (gruppo etnico che vive nella stessa area) fossero un'unica entità.
Anche l'EPLF (Fronte Popolare per la Liberazione dell'Eritrea), neglia nni '80 (precisamente dal 1982 al 1989) studiò i comportamenti e le abitudini dei popoli eritrei, sebbene queste pubblicazioni pare siano disponibili solo in lingua tigrina.
Alla fine dell'800 (nel 1886 per la precisione), questo popolo fu soggetto ad un vero e proprio sterminio, quando l'allora sovrano del Tigray, Ras Alula, fece sterminare un terzo della popolazione Cunama perchè non voleva sottoporsi al dominio del sovrano. Da allora i Cunama accrebbero il loro isolamento.

Da un punto di vista religioso tradizionalmente i Cunama credono in un unico dio, chiamato Anna, creatore del cielo e della terra, che si disinteressa quasi totalmente della sorta degli uomini. Le tradizioni lentamente stanno lasciando il posto all'islam e soprattutto al cristianesimo.
Sono abililissimi danzatori. La danza è un modo per rievocare e custodire la loro storia.

Recentemente, durante la guerra tra Etiopia e Eritrea del 1998-2000, i Cunama si sono trovati, involontariamente, al centro della disputa di confine, e sono stati costretti a lasciare i loro villaggi. All'epoca, migliaia di loro, furono assistiti come profughi dagli organismi internazionali.

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