E' iniziata lo scorso 19 gennaio, per concludersi il 10 febbraio, la 29° Coppa delle Nazioni Africane (meglio nota come Coppa d'Africa). In Sudafrica si deciderà chi sarà il successore dello Zambia che lo scorso anno in Guinea Equatoriale e Gabon vinse, a sorpresa, l'ambizioso titolo.
E' una Coppa particolare questa del 2013 perchè si svolge solo un anno dopo la precedente edizione - contrariamente alla usuale cadenza biennale - per permettere lo slittamento negli anni dispari. Inoltre, la Coppa doveva essere ospitata dalla Libia, ma, a seguito della guerra civile, fu deciso lo spostamento in Sudafrica, che solo nel 2010 aveva ospitato i Mondiali, ed era già pronta per il torneo. La Libia dovrebbe ospitare l'edizione 2017, mentre nel 2015 toccherà al Marocco
tifosi alla Coppa d'Africa, foto dalla rete |
Delle 46 nazioni partecipanti alla fase di qualificazione, 16 di esse si affronteranno in 4 gironi. Tra i paesi che si sono qualificati mancano due delle nazioni più titolate del torneo: l'Egitto, che ha vinto la Coppa 7 volte e il Camerun che l'ha vinta (assieme al Ghana) 4 volte. Due volte l'hanno vinta la RD del Congo e la Nigeria.
Si è inoltre qualificata per la prima volta nella sua storia Capo Verde, mentre ritorna, dopo 30 anni, (fu presente l'ultima volta nel 1982), l'Etiopia.
Oramai sono molti i calciatori africani che giocano in squadre straniere (soprattutto europee). La nazionale del Burkina Faso ha tutti i 23 convocati che giocano in campionati stranieri, mentre Mali e Capo Verde hanno solo due dei loro rispettivi portieri che giocano in campionati dei loro paesi. Di contro, l'Etiopia con solo 3 giocatori militanti in campionati stranieri è la squadra più radicata sul suo territorio, seguita dal Sudafrica con 6 solo "stranieri".
Oramai sono molti i calciatori africani che giocano in squadre straniere (soprattutto europee). La nazionale del Burkina Faso ha tutti i 23 convocati che giocano in campionati stranieri, mentre Mali e Capo Verde hanno solo due dei loro rispettivi portieri che giocano in campionati dei loro paesi. Di contro, l'Etiopia con solo 3 giocatori militanti in campionati stranieri è la squadra più radicata sul suo territorio, seguita dal Sudafrica con 6 solo "stranieri".
Nutrita anche la pattuglia di calciatori africani che giocano in Italia a partire dallo juventino Asamoah (Ghana) che ha segnato all'esordio, ai milanisti Muntari (Ghana) e Traorè (Mali), agli udinesi Badu (Ghana), anch'egli al goal nell'esordio, e Benatia (Marocco), al fiorentino El Hamdaoui (Marocco), al laziale Onazi (Nigeria), per finire con il novarese Alhassan (Ghana) e il ternano Dianda (Burkina Faso).
Per ora si è giocato solo il primo turno che ha delineato un forte equilibrio (5 pareggi su 8 gare). Con il secondo turno, in programma da oggi, la Coppa entra nel vivo.
Il calcio resta lo sport più popolare in terra d'Africa.
Per ora si è giocato solo il primo turno che ha delineato un forte equilibrio (5 pareggi su 8 gare). Con il secondo turno, in programma da oggi, la Coppa entra nel vivo.
Il calcio resta lo sport più popolare in terra d'Africa.
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