foto da Wikipedia |
Lo Djembè è per antonomasia il tamburo (la voce) dell'Africa. Originario dell'Africa Occidentale è oggi diffuso nel mondo intero.
E' un tamburo di medie dimensioni - generalmente una trentina di centimetri per un'altezza di circa sessanta - composta da una struttura di legno "a calice" (il cui interno è molto levigato per favorire un certo timbro del suono), da una pelle di capra (raramente di bovino) tirata da corde e cerchi di metallo (in genere due).
Si suona a mani piene (sono descritti tre suoni principali: tone, bass e slap) e generalmente è suonato assieme ad altri tamburi a costituire una poliritmia intervallata da assoli e virtuosismi.
La struttura lignea è composta da un'unico pezzo di legno (in genere duro e pregiato come l'iroko, il tek o il dimba) lavorato soprattutto nel suo interno per costruire una cassa armonica con un timbro ricco e caratteristico. Le sue origini si fanno risalire ad epoca antica e nell'area del Mali dove secondo alcuni studi fu inventato dall'etnia Bambara (altri collocano la sua invenzione nel nord della Guinea ad opera dei Mandinka) Era, ed è ancora oggi, uno strumento sociale e sotto alcuni aspetti ritenuto sacro, che accompagna i rituali e le danze della tradizione oramai di molte etnie dell'Africa Occidentale. La sua diffusione fuori dall'Africa ha avuto inizio intorno agli anni '40, ma solo verso gli anni '80 la sua popolarità ha raggiunto i circuiti musicali che contano ed è oggi è ritenuto lo strumento etnico più popolare al mondo.
In rete si trova di tutto e di più sul djembe. Da come costruirlo a come ripararlo a come tirare la pelle fino ai gruppi di appassionati di tale strumento, consigli e filmati sui suoni ricavabili da questo strumento. Vi segnalo un blog (The Djembe Call) dedicato a questo strumento a alle tecniche d'uso.
Vai alla pagina di Sancara sugli Strumenti musicali d'Africa.
E' un tamburo di medie dimensioni - generalmente una trentina di centimetri per un'altezza di circa sessanta - composta da una struttura di legno "a calice" (il cui interno è molto levigato per favorire un certo timbro del suono), da una pelle di capra (raramente di bovino) tirata da corde e cerchi di metallo (in genere due).
Si suona a mani piene (sono descritti tre suoni principali: tone, bass e slap) e generalmente è suonato assieme ad altri tamburi a costituire una poliritmia intervallata da assoli e virtuosismi.
In rete si trova di tutto e di più sul djembe. Da come costruirlo a come ripararlo a come tirare la pelle fino ai gruppi di appassionati di tale strumento, consigli e filmati sui suoni ricavabili da questo strumento. Vi segnalo un blog (The Djembe Call) dedicato a questo strumento a alle tecniche d'uso.
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4 commenti:
...quando lo suono sento l'Africa nella pancia,mi sento parte di quella terra!!
Ti ringrazio di questo commento. Pur non suonando, sento, nel suono, la stessa sensazione che descrivi tu. Il ritmo dell'Africa, appunto.
Gianfranco, Sancara
Complimenti Gianfranco .. grazie per farmi sentire ancora in Africa ♥
Grazie per i complimenti e per il commento: Gianfranco, Sancara
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