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lunedì 8 aprile 2013

Cinema: Masai bianca

Il film Masai bianca è uscito nel 2005 (in Italia nel 2008) ed è diretto dalla regista tedesca Hermine Huntgeburth. E' tratto dal romanzo autobiografico della tedesca Corinne Hofmann, pubblicato nel 1998, e che narra della sua esperienza in Kenya (tra il 1986 e il 1990), quando conosce e sposa un guerriero Masai conosciuto durante un viaggio assieme al fidanzato.

Carola Lehmann, giovane donna svizzera, (nel film il nome della protagonista, interpretata da Nina Hoss) durante l'ultima sera di permanenza in Kenya incontra il guerrigliero Masai Lemalian Mamuteli (nel film il nome di Lketinga, interpretato dall'attore burkinabè Jacky Ido) di cui si innamora. Abbandona tutto, lo raggiunge in uno speduto villaggio e lo sposa, vivendo, con grande difficoltà di adattamento, con la sua gente. I due hanno una figlia (Napirai nel libro) e aprono una piccola attività commerciale. Le differenze culturali, l'estrema gelosia di Lemalian e la sua progressiva autodistruzione, costringeranno Carola alla difficile scelta di scappare e ritornare nel suo paese.

Un film (ed una storia) che raccontano della grande difficoltà della convivenza tra culture e stili di vita differenti. Una storia comune a molti (e molte) che, nella vita reale, hanno sperimentato queste esperienze. Le differenze culturali, intese come modi diversi di affrontare l'esistenza umana, esistono e non sempre sono colmabili con l'amore. Questo sembra il maggior messaggio della storia di Corinne e di questo film. La sensazione è che la relazione tra i due sia "solo" una questione di attrazione reciproca (sebbene molto differente) e non scatti mai l'interesse e la voglia di comprende e conoscere la cultura dell'altro.

Un film, che nonostante le premesse, non riesce mai a decollare realmente. Belle riprese, ottime ricostruzioni della vita in un villaggio masai, stupendi paesaggi, ma qualcosa che stride, di continuo si avverte. Così come, ad essere sinceri, nonostante le storie vere vanno sempre raccontate per quelle che sono, la stessa sensazione si avverte anche leggendo il libro (scritto in modo semplice e privo di qualsivoglia spunto riflessivo "nobile").

Vi invito a leggere al fine di comprenderne le diffirenze, su un tema molto simile, il libro Passione d'Africa della francese Claude Njikè-Bergeret, dove l'innamoramento e l'attrazione per un uomo, si accompagna e lentamente si sostuisce con un trasporto ed una vera passione per un popolo, per una cultura, per un luogo, per l'Africa.

Per la cronaca l'attrice (brava) Nina Hoss, molto popolare in Germania, è molto attiva contro le mutilazioni genitali femminili in Africa.

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