L'esperienza di Nafsi Africa è molto significativa. Essa infatti nasce nel 2000 all'interno degli slums (in particolare al centro Kivuli nella baraccopoli di Kawangware) intorno all'agglomerato urbano di Nairobi in Kenya. E' un progetto che coinvolge giovani artisti, acrobati, ginnasti e giocolieri e che utilizza l'arte per svilluppare il senso della comunità (Nafsi Africa è riconosciuta come CBO - Community Based Organizzation), del rispetto reciproco e della cultura, in ambienti, quelli dei gehtti, non certamente facili per chi ci vive.
foto dal sito di Nafsi Africa |
Grazie all'attività dell'Associazione Koinonia Onlus, il progetto si è fortemente sviluppato, da un lato con un gruppo di acrobati-artisti che presentano il loro lavoro nel mondo (molte volte sono stati in Italia) e dall'altro con le attività nelle baraccopoli di Nairobi in favore di bambini e bambine (quasi tutti "street children", ovvero bambini che passano il tempo a rovistare tra i rifiuti per sovravvivere).
Nafsi (che in swahili, significa anima) utilizzono questo mezzo per far conoscere la situazione in cui si vive ai margini del mondo e per veicolare i progetti educativi che si svolgono in Kenya.
E' modo innovativo e senz'altro piacevole per far scoprire come altrove nel nostro mondo le condizioni di vita impongono altri pensieri che la scelta di un nuovo tablet o di un nuovo smartphone.
Gli artisti (che hanno ottime basi di ginnastica) coniugano elementi tipici della tradizione circense con l'allegria e la giocosità tipica del continente africano. Il risultato è decisamente apprezzabile.
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