foto da Wikipedia |
Vi è stato un tempo in cui si pensava che questa gazzella (chiamata anche Edmi) fosse estinta in natura. Oggi si sa che della Gazzella di Cuvier (Gazzella cuveri) esistono ancora circa 2000 esemplari (ovvero circa 250 esemplari adulti), in un areale distribuito sulla catena dell'Atlante, tra Marocco (dove vivono la maggioranza degli esemplari), Algeria e Tunisia.
Si tratta di una gazzella dal manto scuro e folto che vive in terreni boscosi e che sin dal 1986 l'IUCN (l'organismo mondiale per la conservazione delle specie aninmali) l'ha inserita nella lista rosse delle specie animali minacciate da estinzione (EN).
Porta con grande eleganze due meravigliose corna a sezione ovale ad anelli, usate nelle lotte tra simili. Si proteggono dal mondo esterno attraverso due meccanismi: i loro riflessi, che gli permettono di essere reattive in tempi rapidissimi (avvisando l'intero branco) e la loro velocità nella corsa (raggiungono anche gli 80 chilometri all'ora).
Questa specie di gazzella (il cui nome è stato posto in onore del naturalista francese Georges Cuvier 1769-1832), considerata già rara a partire dagli anni '30, è stata protetta solo dopo il 1960. Cacciata un tempo per la sua pelle e per la sua carne (oltre che come trofeo), oggi il suo habitat è in competizione con quello degli animali da allevamento, come le pecore e le capre.
Questa specie di gazzella (il cui nome è stato posto in onore del naturalista francese Georges Cuvier 1769-1832), considerata già rara a partire dagli anni '30, è stata protetta solo dopo il 1960. Cacciata un tempo per la sua pelle e per la sua carne (oltre che come trofeo), oggi il suo habitat è in competizione con quello degli animali da allevamento, come le pecore e le capre.
areale, da wikipedia |
Ecco la scheda della lista rossa dell'IUCN
Ecco alcune immagini dal sito ArKive
Uno dei parchi dove è maggiormente possibile osservare questa specie è il Djebel Chambi in Tunisia.
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