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lunedì 4 novembre 2013

Morire per informare

La storia del giornalismo è intrisa di fatti luttuosi. Molte donne e uomini hanno sacrificato la propria vita, a volte consapevoli del pericolo che correvano, altre volte ignari di andare incontro alla morte. A volte perché scrivevano cose che non era bene sapere, altre volte perché il solo essere in alcuni luoghi non era ben visto infine, qualche volta, per una semplice fatalità. 

Lo scorso anno Sancara aveva pubblicato questo post (Quando informare è pericoloso), in cui faceva il punto della strage - perchè di questo si tratta - di giornalisti nel mondo ed in Africa in particolare.
Lo scorso anno furono complessivamente 132 i giornalisti uccisi nel mondo. Quest'anno si è già a 91, di cui 18 in Africa.

L'ultimo episodio è di due giorni fa, quando la giornalista francese Ghislaine Dupont e il cameramen francese Claude Verlon, di Radio France International, sono stati freddati vicino Kidal nel nord-est del Mali.
Una vicenda che a noi italiani ha fatto subito tornare in mente la triste vicenda del 20 marzo 1994 quando in Somalia furono uccisi Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

Ghislaine e Claude stavano facendo, da mesi, un reportage in Mali per seguire la situazione nella regione dell'Azawad (che da decenni reclama l'indipendenza), a seguito delle elezioni di questa estate, vinte dall'ex Primo Ministro Boubacar Keita. Avevano da poco finito un'intervista a Ambe'ry Ag Rissa, un tuareg a capo del Movimento di Liberazione dell'Azaward, quando sono stati rapiti e, fatto molto insolito, immediatamente giustiziati.

La situazione del Mali è complessa (vedi questo post), dal golpe del 22 marzo 2012, il paese è in preda ad un "caos guidato". Le elezioni di luglio-agosto scorsi, organizzate secondo molti in modo frettoloso, avevano lo scopo di tranquillizzare i finanziatori internazionali (liberando così centinai di milioni di dollari di aiuti umanitari bloccati a seguito della guerra civile). Nel nord si sono inizialmente lasciati isolati i movimenti separatisti spingendoli nella mani dei movimenti islamisti radicali, salvo poi riconquistare il terreno con l'aiuto del contingente francese. Dal gennaio del 2013 infatti la Francia ha lanciato, nella quasi totale indifferenza, l'operazione Serval, inviando una massiccia forza aerea (e non solo) sul campo. Il risultato è stato che da un lato si sono garantite le elezioni e dall'altro si è ristretta la zona del conflitto al solo nord. Gli interessi in gioco sono però altri e gli impegni non sempre vengono rispettati.

L'anomalia di questo sequestro lampo (così raccontano le testimonianze) è proprio nella sua rapida risoluzione con l'omicidio (in genere i sequestri degli "occidentali" sono legati a richieste di riscatto e si risolvono con trattative sotterranee e spesso non mai rese pubbliche). Gli analisti sposano due ipotesi: una cambio radicale di strategia dei gruppi armati (?) o di promesse non mantenute dai francesi a seguito dei sequestri precedenti.

Quel che è certo è che Ghislaine e Claude hanno perso la vita fecendo il loro lavoro, tentando di far passare quel poco (molto poco) di informazioni che giungono da quei luoghi dimenticati.

2 commenti:

Elisa ha detto...

Ti leggo sempre con tanto interesse ed è per questo che mi permetto di darti un suggerimento: alle impostazioni di blogger è possibile far sì che i link all'interno di un articolo compaiano in una finestra indipendente...
Mi capita spesso che leggo un articolo, ci sono dei links che vorrei leggere perché non capisco un termine o per approfondire, ma siccome una cosa porta all'altra, se non li ho aperto in un'altra finestra, perdo il senso principale del articolo iniziale.
Per cui ogni volta devo decidere se perdere il filo del articolo e approfondire, o leggerlo tutto rischiando di non capire bene.
Spero di aver spiegato bene la difficoltà.
Grazie infinite dei tuoi contributi e tanti affettuosi saluti

Gianfranco Della Valle ha detto...

Grazie Elisa per l'interesse e per il consiglio. Ho provato a trovare il meccanismo che suggerisci... francamente non sono sicuro che funzioni. Fammi sapere e grazie ancora. Un abbraccio. Gianfranco

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