Il ruolo della musica prodotta dal Sintir (chiamato anche in altri diversi modi, tra cui i più diffusi sono guembri o gimbri) ha destato molto interesse nel mondo. E' una musica che si sente nel Maghreb, in particolare in Marocco (ma anche in Mauritania, Tunisia e Libia), ed è suonata da membri dell'etnia Gnawa. I Gnawa sono discendenti degli schiavi neri che oggi vivono nel nord-africa berbero. Secondo gli storici l'origine di questo gruppo può essere localizzata nell'area che oggi corrisponde alla Guinea.
Il Sintir è uno strumento a corde pizzicate, somigliante ad un banjo, costituito da una manico di legno e da una cassa di risonanza (di forma rettangolare o trapezoidale) su cui è tesa una pelle di bovino o di cammello. La cassa, in legno, può essere anche prodotta dal carapace di una tartaruga. Vi sono poi tre corde, un tempo in cuoio, oggi in nylon, che producono suoni con una bassa frequenta.
Sotto molti aspetti ricorda lo ngoni, di dimensioni più ridotte, utilizzato in Africa Occidentale nella tradizione dei griot (i cantastorie, titolari della tradizione orale di quell'area del continente). Quest'elemento conferma la tesi di una provenenza del gruppo Gnawa dall'Africa Occidentale.
Ecco un video in cui è possibile ascolatre il suo suono.
La funzione terapeutica del Sintir è legata ad una antica tradizione, custodita da una confraternita islamica di iniziati, che vede nella musica prodotta da questo strumento (accompagnato generalmente da un tamburo, dalla voce e da delle nacchere chiamate krakebs) la capacità di indurre stati ipnotici e di trance.
Il Sintir è suonato dal Maalem, un maestro che guida i fedeli (da cui la connotazione di uno strumento terapeutico e religioso nello stesso tempo) allo stato di trance profonda.
L'induzione ipnotica è utilizzata come terapia di alcune patologie di matrice psichiche, ma allo stesso tempo per evocare gli spiriti degli antenati.
Come avviene in altre culture, inoltre, la musica viene usata anche per la guarigione delle punture di scorpione.
Dove aver destato interesse per il suo uso rituale (e terapeutico), il Sintir è utilizzato anche come mero strumento musicale, da musicisti, appassionati e studiosi di strumenti legati alle tradizioni etniche africane.
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