giovedì 30 ottobre 2014

Libri: Luglio


Luglio e' un piccolo (ma intenso) romanzo scritto nel 1981 da Nadine Gordimer (con il titolo July's People), la scrittrice sudafricana bianca, premio Nobel per la Letteratura nel 1991, scomparsa recentemente. In questo libro (pubblicato da Rizzoli nel 1984, e poi da Feltrinelli nel 1991), la Gordimer immagina un futuro ipotetico (quando lo scrive in Sudafrica vigeva il sistema dell'apartheid, era ancora fresca la ferita dei fatti avvenuti a Soweto nel 1976 e Nelson Mandela era in carcere), ma non così impossibile, in cui una famiglia di ricchi bianchi (gli Smales, una coppia con tre figli) è costretta a fuggire allo scoppiare di gravi disordini sociali (ovvero la presa di potere, violenta, dei neri in Sudafrica). Disperati, accettano l'invito del loro servitore nero, Luglio, di rifugiarsi nel suo villaggio natale.

Comincia così una lenta e progressiva trasformazione, descritta con meravigliosa maestria (da non confondere però con un modo superficiale e trascinante di affrontare il problema, che non appartiene allo stile della Gordimer) dalla scrittrice sudafricana, delle abitudini, dei ruoli e delle convenzioni che fino a quel momento hanno accompagnato la vita dei protagonisti. 

Attraverso il romanzo a quel tempo si cercava di ipotizzare un possibile ruolo dei bianchi in un paese guidato dalla maggioranza nera. Le ipotesi più pessimistiche prevedevano la fuga di massa dei bianchi sudafricani (la realtà come sappiamo, grazie ad un uomo straordinario come Nelson Mandela, ha intrapreso una strada, difficile, ma decisamente di altissimo valore: quella della convivenza). Nadine Gordimer esplora, immaginandolo, questo interregno tra il vecchio e il nuovo.

Un libro da leggere, oltre che per apprezzarne lo stile letterario, come opera dal valore storico, simbolico e sotto alcuni versi evocativa, capace di mettere in relazione un drammatico passato con un presente di speranza.

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