venerdì 2 gennaio 2015

Attaccati al potere 2014

Ecco l'annuale appuntamento di Sancara con la classifica dei leaders politici da più tempo alla guida di uno Stato (come Capi di Stato o di Governo), seguiranno poi della situazione delle donne al potere nel mondo (sempre poche) e, infine,  un'analisi sull'età dei governanti del nostro pianeta.


Tutte le liste sono aggiornate al 31 dicembre 2014.

Le liste sono il frutto di una elaborazione comprendente i 334 capi di stato o di governo in carica al 31 dicembre 2014 in tutti i paesi del mondo sovrani (193) e 511 capi di stato o di governo che hanno superato (consecutivamente o meno), sempre al 31 dicembre, i 10 anni al potere a partire dal 1900 e in paesi indipendenti.

Sono 31 i leaders  del mondo che guidano il loro paese da oltre 20 anni  anche non consecutivi, (2 da oltre 60, 4 da oltre 40, 7 da oltre 30 e 18 da oltre 20). Di questi 13 sono in Africa, 5 in Europa (tutti di case reali), 4 in Asia, 4 nell'EX-URSS, 3 il Medio Oriente,  1 in Sud America e 1 in Centroamerica.

L'uomo che nel mondo da più tempo guida un paese resta il Re di Thailandia, Bhumibol, attaccato al suo regno dal lontano 9 giugno 1946 (oggi ha 87 anni, è il sesto leader più vecchio del mondo, ne aveva 19 al momento della sua incoronazione).

Rispetto al 2013, la lista delle prime dieci posizioni ha visto solo l'uscita di Re Juan Carlos di Spagna, che ha rinunciato, dopo quasi 39 anni, a guidare il suo paese. Un'altro leader africano, Robert Mugabe dello Zimbabwe (oggi con 90 anni è il più anziano leader del mondo in carica, ma anche questo sarà oggetto di un'altro post), è entrato così in questa speciale classifica.

1° - Re Bhumibol di Thailandia - al potere dal 9 giugno 1946 (oltre 68 anni), salì al potere a 19 anni, oggi ha 86 anni 
2° - Regina Elisabetta d'Inghilterra, incoronata il 6 febbraio 1952 (da 62 anni al potere, oggi ha 87 anni) 
3°- Sultano Qabus ibn SAID dell'Oman, al potere dal 23 luglio 1970 (oltre 44 anni)
4° - Sceicco Sulman al Khalifah del Bahrain, al potere dal 16 agosto 1970 (oltre 44 anni)
5° - Regina Margherita II di Danimarca, incoronata il 14 gennaio 1972 (da 41 anni al potere)
6° Re Carlo XVI Gustavo di Svezia, incoronato il 15 settembre 1973 (da 39 anni Re)
 - Presidente Paul Biya del Camerun, al potere dal 30 giugno 1975(Primo Ministro fino al 1982, poi Presidente per un totale di oltre 38 anni)
8° -Presidente Teodoro Obiang Nguema della Guinea Equatoriale, al potere dal 3 agosto 1979 (al potere da oltre 35 anni), unico golpista di questa lista,
9°-Presidente Josè Edoardo Dos Santos dell'Angola al potere dall'10 settembre 1979 (da oltre 35 anni).
10° - Presidente Robert Mugabe dello Zimbabwe, al potere dal 18 aprile 1980 (oltre 34 anni al potere)


In rosso i leader africani di questa speciale classifica. La lista prosegue con altri paesi africani : al 14° posto Yoweri Museveni dell'Uganda (salito al potere il 26 gennaio 1986), al 15° posto il Re Mswati III dello Swaziland (incoronato il 25 aprile 1986) e al 18° posto il presidente del Sudan, Omar Al-Basihir (al potere dal 30 giugno 1989). In realtà, sebbene diviso in 3 diversi mandati, meglio di loro ha fatto il Presidente del Congo, Denis Sassou-Nguesso, che complessivamente mette insieme 11246 giorni alla guida del suo paese (al 13° posto assoluto).
Da segnalare, sul finire del 2014, l'uscita di scena del Presidente del Burkina Faso, Blaisè Campaore (salito al potere dopo l'omicidio di Thomas Sankara il 15 ottobre 1987).

L'Africa si conferma sempre più l'area del pianeta dove più difficilmente sembra essere il ricambio democratico. Infatti, tolti i monarchi (che quasi sempre hanno un ruolo marginale nella vita politica) è il camerunese Paul Biya  il primo "civile" da più tempo al potere nel mondo (14430 giorni), seguito dai presidenti (o primi ministri) della Guinea Equatoriale, dell'Angola, dello Zimbabwe,  del Congo, della Cambogia, dell'Uganda, della Guyana,  di Maltadel Sudan, delle Maurizio e del Ciad. 

Il Re di Thailandia detiene anche il record assoluto della maggiore "longevità al potere" dell'era moderna. Ovvero a partire dal 1900 e per stati sovrani.
Dopo di lui:
2°-Regina Elisabetta (ancora in carica, e giunta quest'anno al secondo posto assoluto),
3°-Imperatore del Giappone Hirohito ( dal potere dal 1926 al 1989), l'unico, assieme al re di Thailandia e alla Regina Elisabetta ad aver superato i 60 anni al potere.
4°-Principe Rainieri II di Monaco (1949-2005),
5°-Re Haakon VII di Norvegia (1905-1957),
6°-Principe Franz Joseph II di Liechtestein (1938-1989), l'ultimo ad aver superato i 50 anni al potere.
7°-Fidel Castro a Cuba (1959-2008),
8°-Regina Guglielmina d'Olanda (1900-1948),
9°-Re Hussain di Giordania (1952-1999)
10°-Kim il Sung della Corea del Nord (1948-1994).

Tra gli altri africani in questa lista troviamo al 14° posto il negus Haile Salassie di Etiopia (al potere dal 1930 al 1976), al 22° posto il libico Gheddafi (1969-2011) e al 23° posto Omar Bongo del Gabon (1967-2009).

Tra le donne al potere (sempre poche - ma il tema sarà trattato nel prossimo post) dopo le due regine (Elisabetta d'Inghilterra e Margherita di Danimarca) e la governatrice generale di Saint Lucia, Perlette Louisy (al potere dal 17 settembre 1997), che rivestono ruoli molto di facciata, la donna che da più tempo detiene nel mondo il potere è ancora la cancelliera tedesca Angela Merkel, che può vantare, con solo 9 anni di incarico, questo piccolo record. Dientro di lei, ad un solo anno di distacco, la presidente della Liberia e Premio Nobel Ellen Johnson-Sirleaf.

Il 2014 è stato caratterizzato anche da una ripresa (bisogna tornare molto indietro negli anni) delle conquiste di potere non attraverso meccanismi democratici. Sono state ben 5 (da oltre un decennio non si superavano i tre) le destituzioni dei capi di stato o di governo. Tre in Africa, una in Asia e una nelle ex- Repubbliche Sovietiche. Il 10 gennaio, una sanguinosa guerra civile ha destituito il Presidente e il Primo Ministro del Ciad, il 21 febbraio la Rivoluzione Ucraina ha costretto alla fuga il Presidente, il 22 maggio un golpe militare ha destituito il Primo Ministro della Thailandia, il 30 agosto un golpe militare ha messo in fuga il primo Ministro del Lesotho (rientrato poi alcuni giorni dopo) e infine, il 31 ottobre una rivolta popolare assieme all'intervento di militari ha messo in fuga, in Burkina Faso, il Presidente.

Infine vale la pena segnalare (ed è una cosa buona) che nel corso del 2014 (così come nel 2013 e 2012) non sono stati uccisi uomini politici che avevano ricoperto, nella loro vita, incarichi di governo o di capi di stato.

Ecco i post di Sancara degli anni scorsi:
. Attaccati al potere 2013

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