L'impostore è un libro del sudafricano Damon Galgut, scritto nel 2008, e pubblicato in Italia da Guanda nel 2009. E' un testo che si legge in modo decisamente scorrevole, sebbene non costituisca la miglior cosa scritta ad Galgut. Il libro resta fino alla fine in un sospeso di ottime intuizioni senza mai decollare nel modo più pieno che il lettore si aspetta.
Il romanzo, che a tratti può sembrare un thriller, ambientato nel Sudafrica post-apartheid, gioca ogni suo elemento nei contrasti, a partire da quello del colore della pelle dei protagonisti, passando tra quello degli ambienti e fino a quello tra legalità e illegalità, tra verità e menzogna. Una menzogna che accompagna, come appunto nel titolo, ogni personaggio, che non è mai veramente quello che dichiara o sembra essere.
E' anche un viaggio nel Sudafrica moderno, tra affari e corruzione, tra segreti e dissapori antichi.
Ma forse, la giusta chiave di lettura è proprio in un'apparente realtà , che non è mai così come si pensa, probabilmente come il Sudafrica di oggi, che vive ancora nella sua pienezza le contraddizioni e i limiti di una storia che non vuole, e forse non può, essere dimenticata.
E' interessante notare alcune scelte, forse non felicissime, sulla traduzione in italiano. Dal nome della protagonista femminile Baby, che diviene Bimba in italiano e soprattutto del protagonista il cui nomignolo Nappy, viene tradotto in un improbabile Pannolino!
Damon Galgut, sudafricano bianco di Pretoria, è nato nel 1963 ed appartiene alla generazione di scrittori emersa dopo la fine dell'apartheid (il suo esordio letterario è negli anni '80, ma il suo successo è datato 1991). Il suo libro più noto è sicuramente Il buon dottore, pubblicato nel 2003 e scritto quasi interamente a Goa in India. Scrive anche per il teatro.
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