I somali sono un grande gruppo etnico (oltre 20 milioni di persone) che occupa l'area del Corno d'Africa ed in particolare la Somalia (circa 12 milioni - dove costituiscono il 95% della popolazione), l'Etiopia (4,5 milioni), il Kenya (2,5 milioni), Gibuti (500 mila) e lo Yemen. Inoltre è un popolo soggetto a forti migrazioni (a causa dell'oramai quasi trentennale guerra in atto) per cui comunità più o meno grandi (diaspora somala) si trovano in Europa come in America, oltre che in Sudafrica (40 mila). E' un gruppo caucasoide, ovvero con delle caratteristiche antropometriche simili agli europei.
Parlano la lingua somala (lingua afroasiatica che solo dal 1972 usa il sistema di scrittura latino), lingua ufficiale della Somalia che contiene contaminazioni arabe, inglesi e perfino italiane. Molti Somali parlano anche l'arabo. I Somali sono in gran maggioranza (vicino alla totalità) mussulmani sunniti.
I Somali hanno sempre abitato quest'area (i primi ritrovamenti risalgono al 5000 a.c.) e fin dai tempi dei faraoni hanno avuto solidi legami - soprattutto di carattere commerciale - con gli egiziani. Con la loro conversione all'islam (facilitata dalla vicinanza con la penisola araba) presero vita numerosi sultanati, tra cui quello di Ajuuran (XIII-XVII secolo), che nel Medioevo fu in grado di respingere l'invasione dei Portoghesi.
Furono poi inglesi ed italiani ad essere i paesi coloni di queste terre. La Somalia ha avuto un periodo di indipendenza, dal 1960 al 1991, e dalla caduta di Siad Barre vive in una sorta di guerra civile permanente. La storia della Somalia, grazie all'omogenità della popolazione, può essere sovrapposta a quella del gruppo etnico somalo. Un fatto abbastanza raro in Africa, dove gli stati costituiscono spesso un insieme non omogeneo di culture e di popoli.
La base della struttura sociale, politica e sociale dei somali sono i clan patrilineari.
I Somali hanno sempre abitato quest'area (i primi ritrovamenti risalgono al 5000 a.c.) e fin dai tempi dei faraoni hanno avuto solidi legami - soprattutto di carattere commerciale - con gli egiziani. Con la loro conversione all'islam (facilitata dalla vicinanza con la penisola araba) presero vita numerosi sultanati, tra cui quello di Ajuuran (XIII-XVII secolo), che nel Medioevo fu in grado di respingere l'invasione dei Portoghesi.
Furono poi inglesi ed italiani ad essere i paesi coloni di queste terre. La Somalia ha avuto un periodo di indipendenza, dal 1960 al 1991, e dalla caduta di Siad Barre vive in una sorta di guerra civile permanente. La storia della Somalia, grazie all'omogenità della popolazione, può essere sovrapposta a quella del gruppo etnico somalo. Un fatto abbastanza raro in Africa, dove gli stati costituiscono spesso un insieme non omogeneo di culture e di popoli.
La base della struttura sociale, politica e sociale dei somali sono i clan patrilineari.
I più importanti sono i Darod, i Dir, i Hawiye, i Isaaq e i Rahanweyn, a loro volta suddivisi in sottoclans. La struttura dei clan ha un ruolo determinante nella difficoltà di giungere ad una soluzione pacifica e definitiva della gestione del potere all'interno della Somalia.
Secondo alcuni etnografi il maggior elemento di legame all'interno dei Somali (e della nazione Somalia di conseguenza) è stato l'osservanza del sistema legale denominato Xeer. Esso si basa su una serie di consuetudini e di leggi naturali che sono state in qualche modo codificate e che oggi costituiscono un sistema legale complesso ed articolato. Un sistema che, grazie al ruolo degli anziani, è nato intorno al VII secolo e si è tramandato fino ad oggi. Sebbene in alcune aree, come quelle dove maggiormente vi fu la dominazione italiana, esso fu proibito ed ostacolato a favore del sistema legale italiano.
La cultura somala affonda inoltre le sue radici dalla tradizione ed è stata influenzata, nel corso dei secoli, dalle civiltà vicine: da quelle nord-africane a quella araba, passando per quella indiana. Da questo connubio tra tradizione e influenze esterne è sorta una complessa amalgama che abbraccia ogni angolo del sapere umano.
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