La Riserva Naturale dell'Air e del Tenerè è una riserva naturale del Niger istituita nel 1988. Oggi è una delle più grandi aree protette dell'Africa con oltre 7,7 milioni di ettari. Nel 1991, a causa del suo particolare ecosistema, per essere l'habitat naturale per la sopravvivenza di alcune specie di gazzelle e per la scarsissima presenza umana, è stata inserita tra i Patrimoni dell'Umanità dall'UNESCO e dal 1997 è diventata una Riserva della Biosfera all'interno del programma Men and Biosphere (MAB) lanciato dall'UNESCO. La riserva che comprende una parte delle massiccio montagnoso vulcanico dell'Air (che giunge ad oltre 2000 metri dia altitudine) e una sezione del deserto del Tenerè, si compone di due parti: La riserva vera e propria di 64.560 chilometri quadrati e il Santuario Air e Tenerè dell'Adda (nato per proteggere la specie di gazzelle Addex o Antilopi del deserto - a rischio estinzione), di 12.800 chilometri quadrati. Dal 1992 il sito è stato inserito all'interno dei patrimoni dell'umanità a rischio a causa della instabilità politica (conflitti e tensioni legate all'insurrezione del popolo Tuareg) all'interno dell'area.
Nella riserva insiste la tipica vegetazione del deserto (dove piove molto poco) con alcune specie aggiuntive, tipiche della flora mediterranea e sudanese, che crescono sopra i 1000 metri di altitudine. Sono state classificate oltre 350 specie vegetali di quasi 200 generi diversi.
Sono invece oltre 40 le specie di mammiferi (oltre alle gazzelle vi sono felini e canini quali leopardi, iene, fennec e caracal e due specie di scimmie quali babbuini e eritrocebi) 170 quelle di uccelli (tra cui una quarantina di specie migranti) e una ventine quelle dei rettili (tra cui cobra e vipere).
La riserva è al centro di studi scientifici fin dalla metà del 1800, si sulle questioni naturalistiche (animali e vegetazioni), sia per quanto riguarda l'ambiente e infine il rapporto tra le popolazioni locali e un ecosistema fragile e per nulla facile.
Nell'area vi sono anche numero siti archeologici (nel medioevo l'area era parte del ricco Impero Songhai) e preistorici che segnano un'antica presenza degli uomini in queste terre oggi quasi inaccessibili.
Nella riserva della Biosfera (quasi 24 milioni di ettari) abitano anche circa 30.000 tuareg (di cui due-tre mila allevatori stanziali) occupati oltre che nell'agricoltura, nell'allevamento di cammelli e pecore. All'interno passa anche una delle più importati rotte trans-sahariane. Come previsto dal programma MAB dell'UNESCO il territorio della Riserva della Biosfera è suddiviso in tre aree: la Core area (oltre 1,2 milioni di ettari) che costituisce la riserva integrale inaccessibile all'uomo se non per la ricerca, una Buffer area (circa 6,5 milioni di ettari) dove vi sono insediamenti umani a bassissimo impatto e infine la Transitino area (16,2 milioni di ettari) dove sono previste attività economiche sostenibili.
La riserva è visitabile con fuoristrada (partendo da Agadez o da Arlit, la prima a circa 100 chilometri dalla riserva) mentre è possibile pernottare a Iferouane, da dove esiste anche la possibilità di effettuare delle escursione con i cammelli.
Vai alla pagina di Sancara sui Siti Patrimonio dell'Umanità in Africa
Vai alla pagina di Sancara sulle Riserve della Biosfera in Africa
Nessun commento:
Posta un commento