Ieri, 25 aprile, si è celebrato il World Malaria Day, una giornata di iniziative, pensiero e attenzione, istituita nel 2007, su quella che era un tempo tra le prime cause di morte in Africa. Un tempo, appunto. Ma andiamo con ordine.
Certo è che per quasi la metà della popolazione del mondo (circa 3,2 miliardi) la lotta alla malaria è quotidiana. In 97 paesi del mondo la malaria continua a colpire. Nel corso del 2015 sono stati 214 milioni i casi di malaria (erano nel 2008 243 milioni) di cui l'88% in Africa sub-sahariana, mentre 438 mila sono stati i morti (erano 863 milioni nel 2008) di cui oltre il 90% in Africa. Il 70% dei morti sono bambini sotto i 5 anni. Casi e morti si concentrano, per oltre il 90%, in una ventina di paesi africani.
Bisogna anche riconoscere che nonostante le difficoltà i successi - sebbene mai definitivi e permanenti - sono molti ed hanno portato a ridurre la mortalità malaria-correlata del 60% a partire dal 2000.
Alcuni paesi sono riusciti a raggiungere lo status di malaria-free, come è il caso del Marocco o a ridurre l'incidenza a meno di 10 casi l'anno (come l'Algeria).
Alcuni paesi sono riusciti a raggiungere lo status di malaria-free, come è il caso del Marocco o a ridurre l'incidenza a meno di 10 casi l'anno (come l'Algeria).
Restano però molto alti i costi. Per mantenere i successi e per continuare a sperare di eradicare, in modo permanente, la malattia, sono necessari circa 5,1 miliardi di dollari ogni anno (di cui solo la metà realmente coperti).
Gli interventi, in assenza ancora di un vaccino, ruotano attorno alla prevenzione (bonifica dei terreni dove vivono le zanzare, utilizzo di zanzariere) e alle cure farmacologiche. Le cure, sempre più mirate ed efficaci, grazie anche a nuovi farmaci, rappresentano il vero problema a causa degli alti costi e della difficoltà a garantire l'accesso rapido alle terapie a tutti.
Infine da non sottovalutare la questione della resistenza ai farmaci. In molte aree del pianeta si era sviluppata una forte resistenza alla terapia con la clorochina (farmaco di elezione nel passato), oggi si assiste, per ora nel Sud-Est asiatico, alla resistenza all'artemisinina, il farmaco maggiormente in uso oggi.
Infine da non sottovalutare la questione della resistenza ai farmaci. In molte aree del pianeta si era sviluppata una forte resistenza alla terapia con la clorochina (farmaco di elezione nel passato), oggi si assiste, per ora nel Sud-Est asiatico, alla resistenza all'artemisinina, il farmaco maggiormente in uso oggi.
Ecco il sito del World Malaria Day
Ecco i post di Sancara sulla Malaria:
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