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martedì 18 ottobre 2016

Giornata Europea contro la tratta di esseri umani

Oggi in Europa si celebra la Giornata contro la Tratta di Esseri Umani, un fenomeno che ha assunto livelli di allarme nel nostro continente. La tratta è il business moderno delle organizzazioni criminali, secondo alcuni il terzo per fatturato dopo armi e droga, secondo altri secondo solo alla vendita di armi.
Un fenomeno raccapricciante da qualsiasi punto di vista si osservi. Un atto infame contro l'Umanità.
Oggi in Europa si stimano oltre un milione di vittime di tratta e/o di grave sfruttamento. Nel mondo i numeri salgono vicini ai 30 milioni di donne, uomini e bambini.
Bisogna fare attenzione. La tratta nulla c'entra con il fenomeno - allarmante e intollerante - che conosciamo sotto il generico nome di "scafisti" (tecnicamente smuggling). Un conto è chiedere soldi per trasportare, spesso come bestie, uomini e donne, dall'altra parte del mare; altro conto è la riduzione in schiavitù di donne e uomini, piccoli e grandi.
Perché quando si parla di tratta, si parla di una moderna schiavitù.
Una schiavitù spesso più subdola, a volte senza catene fisiche ma, che si gioca sull'inganno, sulla paura e spesso sugli affetti.
Le vittime della tratta sono coinvolte principalmente nello sfruttamento sessuale,  giovani donne, quasi bambine, sbattute in strada ad aspettare ogni genere di clienti; nel lavoro forzato e sfruttato, uomini costretti a lavorare nei campi come nelle manifatture, senza nessuna tutele , senza orari e con salari da fame; nelle economie illegali forzate, giovani ragazzi costretti a spacciare o a rubare; nell'accattonaggio forzato, uomini e donne a cui nemmeno chiedere l'elemosina e concesso; nei matrimoni forzati, bambine date in spose a vecchi in ogni parte del mondo.


Questo è il prezzo che paghiamo per la nostra incapacità di vedere oltre al colore della pelle, oltre al fastidio, oltre al degrado. Dietro a quelle donne o a quegli uomini, che tanto ci infastidiscono e ci indignano, vi sono spesso storie atroci e violenze inaudite.


Perché allora un blog che parla d'Africa si occupa della tratta? Ancora una volta, così come è stato secoli addietro, a farne le spese sono molto i popoli africani.
Se ci soffermiamo alla sola Italia e nell'ultimo biennio, delle circa 1000 vittime di tratta, che ogni anno entrano nei programmi di tutele e assistenza sociale previsti dalla normativa, oltre il 70% sono africani.
L'80% delle vittime accertate (l'invisibile in questo settore è un'enorme buono nero) sono soggette a sfruttamento sessuale.
La maggioranza di esse sono donne giovani nigeriane.
Quello della prostituzione nigeriana forzata (quasi sempre da un mix tra inganno, debito contratto per giungere in Europa, sfruttamento e violenza) è una storia che si ripete da decenni e che solo recentemente ha visto una nuova - e grave - impennata perché le organizzazioni criminali stanno percorrendo le confuse vie della richiesta d'asilo. Tanto per dare due numeri, nel 2013 erano state 450 le donne nigeriane giunte in Italia, nel 2015 sono oltre 5.600!

Donne che - salvo rare eccezioni - sono destinate alla prostituzione. Affermare oggi che i clienti italiani (spesso padri di famiglia) che pagano una prestazione a giovani donne nigeriane siano complici del loro sfruttamento appare - forse come non mai - una verità inconfutabile!
Così come senza una tracciabilità chiara della filiera agro-alimentare molti dei prodotti che troviamo nei banchi del supermercato e che consumiamo, sono i frutti insanguinati dello sfruttamento di uomini e donne.


Oggi in tutta Italia si svolgono manifestazioni ed eventi per celebrare la Giornata Europea contro la Tratta. Un'iniziativa lanciata dal Numero Verde Nazionale contro la Tratta (800 290 290). Sotto lo slogan/hashtag #liberailtuosogno in molte città italiane saranno lanciati dei palloncini e distribuito informazioni su questo dramma che non possiamo restare seduti ad osservare.

Potete seguire tutte le iniziative sulla pagina Facebook dedicata (
https://www.facebook.com/Decima-Giornata-Europea-Contro-la-Tratta-1186172398110766/).




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