La morte di Esmond Bradley Martin, è passata per molti inosservata. Il geografo americano, da decenni paladino della lotta ai commercianti di avorio, è stato ucciso, con una coltellata, nella sua casa a Nairobi nella mattinata di domenica scorsa.
A quasi 76 anni Martin continuava a dare la caccia ai trafficanti di avorio (soprattutto nell'Asia) talora infiltrandosi tra le gang e fingendosi trafficante. Esperienze che l'hanno portato a contatto con realtà orrende del nostro mondo, perché spesso i trafficanti "differenziano" molto i loro commerci: avorio, animali selvatici, stupefacenti, armi e persone, bambini in particolare. E' chiaro che per questi bastardi la merce è merce, avorio o bambini, donne o eroina, uomini o mitragliatrici, la cosa importate è il denaro che essi generano.
La sua è stata la battaglia di una vita (è stato anche inviato speciale delle Nazioni Unite per la lotta al bracconaggio). Arrivato in Kenya negli anni '70 e da allora non ha mai smesso di interessarsi, in modo diverso, rivoluzionario e perfino trasgressivo, a questo assurdo commercio che sta distruggendo due specie animali (gli elefanti africani e i rinoceronti). Una battaglia che ha contributo non ha interrompere il commercio ma, a sensibilizzare e a spingere governi, come quello cinese, alla messa a bando delle zanne degli elefanti.
Le ricerche di Martin erano finanziate da Save The Elephants, un'organizzazione nata nel 1993. Assieme alla collega Lucy Vigne, Martin ha pubblicato lo scorso anno un rapporto "Decline in the Legal Ivory Trade in China in Anticipation of a Ban", in cui si sottolineava come il lavoro fanno negli ultimi anni aveva contribuito alla riduzione della vendita di avorio.
Se il nostro mondo continuerà ad ammirare la bellezza e la potenza dell'Elefante Africano nel futuro, se questo succederà, una parte del merito dovrà essere iscritta a quest'uomo.
Ecco i post di Sancara sul commercio di avorio:
1 commento:
Salve, e terribile questo che succede oggi a chi vuole bene al nostro pianeta. Ma penso che la natura e piu forte e sara l'uomo a pagare il disastro che semina. Ma volevo dire che ho sentito che in Africa sta nascendo una nuova razza del elefante senza zanne d'avorio. Sembra che la natura risponde al masacro proprio in questo modo! http://www.repubblica.it/ambiente/2016/11/28/news/gli_elefanti_senza_zanne_cosi_sopravvivono_ai_bracconieri-153021579/ Grazie!
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